Fiera Milano

Stirare a tutta velocità? Ecco la macchina da 100 camicie all'ora

Prodotti innovativi e tecnologici presentati a ExpoDetergo International, la manifestazione dedicata a macchine, tecnologie e servizi per lavanderia, stireria e manutenzione del tessile in corso in Fiera Milano a Rho fino a lunedì 6 ottobre. E il made in Italy è protagonista del business del pulito

Stirare a tutta velocità? Ecco la macchina da 100 camicie all'ora

Stirare le camicie è la gioia e la disperazione delle donne ma da oggi le cose cambiano, almeno a livello di lavanderia professionale perché una stiratrice di ultimissima generazione consente di farlo a tempo di record ed è un gioiello dell'innovazione made in Italy: 100 camicie all'ora.

Lo stiracamicie da record è frutto della ricerca e dell'innovazione della Pony di Inzago, in provincia di Milano, che l'ha presenta a ExpoDetergo International, la manifestazione dedicata ai produttori di macchine, tecnologie, prodotti e servizi per lavanderia, stireria e manutenzione del tessile in corso in Fiera Milano a Rho fino a lunedì 6 ottobre. Lo stiracamicie super veloce consente di fare il lavoro senza sforzi e con un consumo minimo, grazie a un sistema di recupero ad aria calda che gonfia, asciuga e stira in un attimo. Provare per credere. Bassi costi di utilizzo e rapidità apprezzati soprattutto in America e Asia, dove le macchine per lavare e stirare grandi quantitativi di abiti sono assai diffuse: negli Stati Uniti, infatti, in alcune realtà è vietato avere un casa macchinari rumorosi come le lavatrici e diventa dunque necessario rivolgersi a lavanderie industriali e a gettoni.

E' un esempio delle tante anteprime di prodotto presentate dai circa 300 espositori provenienti da 21 Paesi, con notevoli e stupefacenti intuizioni che cambieranno la lavanderia riducendo tempi, costi e impatto ambientale. Superefficienti, poco inquinanti, ingegnose e capaci di lavare e asciugare quintali di biancheria in poco tempo.

Ma l’innovazione riguarda anche asciugamani, lenzuola e abiti da lavoro. Grazie ai microchip ad alta frequenza di Datamers, che sono cuciti nel bordo della biancheria o nella etichetta, la biancheria di hotel e ospedali trattata dalle lavanderie industriali non ha più segreti: i capi sono tracciati e questo facilita lo spostamento e la riconsegna delle merci, ma dà tangibili vantaggi economici al cliente, che puo’ risparmiare fino al 30% sugli acquisti di tessuti e biancheria. Insomma, niente più "sparizioni", ma anche la possibilità di monitorare il ciclo di vita di ogni pezzo e di valutare in base a questo l’effettiva qualità del tessuto.

Innovazione e ricerca ispirano anche la produzione Imesa, azienda di Treviso che vende all’estero il 90% della sua produzione. L’ultimo ritrovato è una lavatrice che permette un carico di 125 kg nata guardando alle soluzioni del mondo militare. Prendendo spunto dalle tecniche utilizzate per trasportare esplosivi senza trasmettere pericolose vibrazioni, dopo due anni di ricerca sulla meccanica delle vibrazioni fatto in collaborazione con il Polo Tecnologico di Pordenone, Imesa ha realizzato un innovativo ammortizzatore a fune d’acciaio, che, montato sulla lavatrice, non solo diminuisce le vibrazioni della centrifuga, aumentando l’efficienza e diminuendo tempi e costi di energia e acqua, ma consente anche di ridurre le dimensioni della macchina, che è grande come una 55 kg. Inoltre la scelta dell’alluminio, più duraturo e facilmente riciclabile, richiede meno manutenzione.

Grandi novità anche sul fronte automatizzazione, con "linee" complete destinate alle lavanderie industriali, come quelle di Jensen, azienda svizzera che offrire soluzioni complete dalla presa dei capi sporchi, al lavaggio fino all’imballaggio finale. Tra le novità, l’essiccatore con il più alto livello di efficienza energetica al mondo: presentato in fiera in anteprima globale offre consente un risparmio del 15% rispetto alle macchine precedenti. Soluzioni tecnologiche ancora una volta finalizzata al risparmio, ma con una grande attenzione all’ambiente.

Nuove tecnologie, forti investimenti in ricerca, ma anche un po’ di fantasia. Così ecco Colf prototipo brevettato in 70 Paesi di una nuova macchina in grado lavare ad acqua o a secco il capo solo dove è macchiato, consentendo di rinfrescare un cambio di abbigliamento con pochi passaggi e un sicuro risultato: l'idea è italiana, dell’azienda Man Socks di Mantova, e nasce dall’intuizione di un’imprenditore della moda: la macchina consente infatti di lavare in particolare capi pregiati, senza rovinarli.

Colf non ha centrifughe, ospita gli abiti stesi su grucce e consente di individuare su una griglia numerata disegnata sul vetro della macchina le zone da trattare e interviene "chirurgicamente" solo dove serve, preservando il resto.

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