Letteratura

La Storia del Risorgimento italiano ora si può "imparare" tutta online

Disponibili in rete mostre virtuali e materiali di studio e approfondimento

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Accedere alla grande storia, soprattutto a quel pezzo di storia che più a forgiato le radici del Paese, in maniera rapida e attraverso la Rete: è quello che si può fare da circa un mese, e si potrà fare sempre di più attraverso il nuovo sito-portale dell'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, di cui è Commissario straordinario il professor Alessandro Campi, ordinario di Storia delle Dottrine politiche all'Università di Perugia. Dentro il nuovo portale si trova un'ampia serie di materiali, ricerche, pubblicazioni, banche dati e archivi digitali che documentano la storia italiana dalla fine del Settecento alla Prima guerra mondiale. La struttura è una delle cinque, a livello nazionale, che si occupa della promozione degli studi sul Risorgimento e sul Lungo Ottocento, dall'età delle rivoluzioni alla Grande guerra. Se dovessimo elencare i suoi compiti istituzionali, riassumendoli all'osso: promozione e progresso degli studi sul Risorgimento e sul Lungo Ottocento dall'età delle rivoluzioni alla Prima guerra mondiale, attraverso la raccolta, la conservazione e la messa a disposizione a fini di studio e ricerca di documenti, pubblicazioni e cimeli; la cura di edizioni di fonti, di memorie e di studi specialistici anche mediante specifiche azioni di sostegno; l'organizzazione di congressi scientifici; l'adozione di iniziative volte a diffondere i risultati di tali studi.

Ed è proprio sulla diffusione che il nuovo portale regala continuamente delle chicche. Giusto per fare qualche esempio: dalle home page risorgimento.it si accede a L'iconografia di una nazione: un progetto avente come obiettivo la realizzazione di un imponente database elettronico dedicato alla raffigurazione dell'Italia in sembianze femminili dall'antichità ai giorni nostri. Il primo nucleo del progetto è stato rappresentato da una ricerca sul tema «Lo stellone e la torre: l'immagine al femminile dell'Italia dal perugino Cesare Ripa all'età contemporanea». La sua realizzazione, nel corso degli anni, è stato possibile grazie alla creazione di un gruppo di lavoro, coordinato dal professor Giovanni Belardelli, composto da studiosi e ricercatori attivi in particolare nel Dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Perugia. Online c'è tutto il database di immagini con le annesse schede esplicative. Poi ci sono delle vere e proprie mostre virtuali come Viva l'Italia o Manzoni, Milano, la peste.

Esistono poi anche parti più tecniche come una precisa catalogazione delle fonti disponibili e la catalogazione completa degli atti dei congressi, delle memorie pubblicate, dei repertori... Anche lo spazio delle news può fornire agli storici e agli amanti del periodo molti spunti interessanti come gli abstract della rivista Rassegna storica del Risorgimento. Ci spiega Alessandro Campi: «Il senso dell'iniziativa è riportare il Risorgimento all'interno del dibattito culturale. Una volta era molto presente a scuola e nell'immaginario collettivo, ora è percepito molto meno. Vogliamo renderlo più fruibile ai giovani, renderglielo vivo e percepibile. E per farlo servono media nuovi. Del resto il Risorgimento è stato fatto in gran parte da giovani.

Il sito consente anche di mettere in rete tutti i musei del Risorgimento d'Italia e anche questo è fondamentale».

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