Cronache

Storie di follia raccontate in musica

Storie di follia raccontate in musica

Simone Cristicchi porterà questa sera sul palco del Teatro della Gioventù il suo spettacolo a metà tra teatro e canzone «Centro di igiene mentale», fatto di monologhi e canzoni scritte e interpretate dal cantautore romano. Uno spettacolo spiazzante, divertente e provocatorio, con una direzione obbligata: quella di far riflettere. Il tema del disagio mentale, della vita manicomiale, è affrontato attraverso le voci di una galleria di personaggi che mettono continuamente in comunicazione una sensibilità esasperata, acutissima, con lo sguardo dello spettatore. Il «vero» Centro di Igiene Mentale è il Mondo che comincia «oltre quella ringhiera verde scuro» del S. Eugenio: i «veri» matti sono gli altri (noi?), la vera follia è da ricercarsi nelle manifestazioni della nostra celebrata e labile «normalità».
Ai monologhi, si alternano le canzoni «a tema» tratte dal repertorio di «Fabbricante di Canzoni», il pluri-premiato esordio discografico che ha portato al successo Cristicchi, con l'aggiunta di alcuni brani scelti tra quelli della grande canzone d'autore italiana da Gaber, De Gregori a Endrigo. Ci sono anche delle testimonianze «dirette», le voci da un manicomio, le poesie e lettere mai spedite, censurate, scritte dai ricoverati del Manicomio di S. Girolamo, a Volterra: sono documenti preziosi risalenti ai primi del 1900, che ancora oggi mantengono una straordinaria umanità e attualità.
Perché scegliere di raccontare di Un Centro di igiene mentale?
«Ho preso spunto da un'esperienza personale di volontariato all' interno di alcuni Centri di Igiene Mentale. Racconto storie di matti, indagando nella loro infinita fantasia, ma anche nel dolore e la solitudine di questi personaggi “unici” incontrati lungo un percorso, destinato a non finire».
Cosa ti ha spinto a scegliere un tema così «difficile»? Buonismo?
«No, nessun buonismo, sono stato spinto dalla mia insaziabile curiosità. In seguito, ho voluto dare un contributo a queste persone offese, rendere giustizia e dare loro voce. Ho raccolto le loro lettere mai spedite e le leggo - racconto così come sono: sgrammaticate, farneticanti, passionali ma vere. Sincere».
«Centro di Igiene mentale» diventerà un documentario?
«È diventato un docu-film, un'ora e venti di immagini, un diario di viaggio negli ex manicomi italiani. Uscirà nel circuito dei dvd il 28 febbraio prossimo. Ci tengo a dire che l'ho auto-prodotto, e oltre al dvd sarà pubblicato anche un libro».
Subito dopo c'è Sanremo?
«Siamo pronti per Sanremo…»
Il sogno di Simone Cristicchi?
«Vorrei che Mina cantasse la canzone che presenterò proprio a Sanremo. Lei saprebbe dare un valore aggiunto, renderebbe la canzone unica, emozionante come solo lei sa fare. La immagino sul palco…. Scrivilo magari lo legge e chissà….».


Magari… Un portafortuna?
«Certo, porto sempre con me la mia compagna di viaggio , una vecchia sedia gialla pieghevole, che mi segue ovunque, è una di quelle sedie che ha una storia da raccontare…».
Puro Cristicchi style.

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