Cronache

Una strage di delfini. Ma è boom di tartarughe

Una strage di delfini. Ma è boom di tartarughe

Ha il sapore amaro di un'epidemia e quello dolce di una rinascita, l'estate ecologica della Toscana: da un lato infatti sono ormai 42 i delfini trovati spiaggiati senza vita sulla costa, uccisi dal morbillo, mentre dall'altro lungo il litorale della regione stanno tornando a nidificare le tartarughe Caretta caretta, con ben quattro nidi di cui uno, quello di Cecina, è il più a nord del bacino Mediterraneo posizionati dalle madri tra la Costa degli Etruschi e la Maremma. Sin dall'inizio della stagione, per bagnanti e addetti ai lavori è diventato sempre più comune trovare delfini spiaggiati sulla costa: all'inizio si pensava a semplici malori o a morti per cause naturali, poi la frequenza dei ritrovamenti ha assunto i contorni di una vera e propria moria mentre le analisi hanno portato i ricercatori a scoprire l'amara verità dietro i decessi.

Dall'inizio dell'anno sono ben 42 gli esemplari colpiti, di cui oltre la metà da giugno in poi: l'ultima carcassa di un tursiope in avanzato stato di decomposizione è stata trovata pochi giorni fa a Bocca d'Arno, nella zona di Marina di Pisa. Secondo gli esperti dell'Arpat la causa della moria è stata individuata nel morbillo dei cetacei, come emerso dopo le autopsie.

Tuttavia diversi studiosi ipotizzano che alla base della diffusione del virus possa esserci la presenza nel Mediterraneo di sostanze dannose che abbiano contributo in maniera importante ad abbassare le difese immunitarie dei delfini.

Sull'altro fronte, invece, gli amanti degli animali incrociano le dita per la schiusa delle uova di tartaruga Caretta caretta disseminate in quattro nidi lungo le coste toscane: le future mamme hanno scelto infatti i litorali di Cecina, Rimigliano (San Vincenzo), Marina di Grosseto e Riva del Sole (Castiglione della Pescaia). Il primo, in particolare spiegano dall'Osservatorio toscano per la biodiversità rappresenta il sito di nidificazione più settentrionale di tutto il bacino Mediterraneo per questa specie marina, e conferma la Toscana come regione privilegiata da questi animali. La prima nidificazione di tartaruga marina è avvenuta nella notte fra il 24 e 25 giugno sulla battigia di Marina di Cecina, praticamente in mezzo agli ombrelloni.

La zona è stata circoscritta e viene presidiata notte e giorno dai volontari delle associazioni come Tartamare o Wwf in attesa della schiusa, mentre è stato creato un corridoio per aiutare i tartarughini.

Da ogni nido potranno uscire fino a un centinaio di piccoli esemplari, che una volta adulti torneranno a nidificare sulla stessa fascia costiera.

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