Rubrica Cucù

Il Sud, la fede e i Sassi dello scandalo

Era l'estate del '64 e sotto un sole "ferocemente antico" Pasolini girava "Il Vangelo secondo Matteo" a Matera, alias Gerusalemme

Il Sud, la fede e i Sassi dello scandalo

Pasolini, Matera, il Sud, la passione di Gesù e la fede cristiana mezzo secolo dopo. Era l'estate del '64 e sotto un sole «ferocemente antico» Pasolini girava «Il Vangelo secondo Matteo» a Matera, alias Gerusalemme. Un film all'epoca ritenuto blasfemo, oggi addirittura considerato il più cristiano dei film dedicati a Cristo in croce. Matera, al tempo, era la città più primitiva d'Italia, dove i Sassi evocavano la preistoria. Ma intorno correva in autostrada lo sviluppo del Mezzogiorno, che faceva Cassa. Un sud in pieno boom, non solo economico ma demografico. Torni mezzo secolo dopo e trovi in Matera uno splendido sito di richiamo globale, ormai lanciata dai film e dall'effetto riflesso della Puglia. Una Matera che concorre a diventare Capitale europea, e non sarebbe sbagliato; potrebbero ribattezzarla Mater@ per evocare la Mater mediterranea che allatta il futuro (la Madre di Gesù nel film era la mamma di Pasolini). Ma poi non trovi più né il sole ferocemente antico, visto il maltempo, né il Sud in crescita, ma in fuga e in degrado. Non trovi né il futuro né il passato, né i bambini né le facce antiche del sud. E non trovi più la fede. In quel tempo Pasolini destava scandalo perché era viva la linea di confine tra il sacro e il profano; oggi, invece, quel film appare, pur nelle sue deviazioni blasfeme, percorso da un'autentica vena religiosa. Ieri quel film era un cazzotto contro la religione dominante, oggi è un cazzotto contro il nichilismo dominante. Progresso o regresso, stranezza o miracolo?

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