Controcorrente

Svolta per generici e pediatri: faranno i turni come le farmacie

Ambulatori aperti dalle 8 alle 24 dal lunedì al venerdì e dalle 8 alle 20 nel fine settimana, studi dei medici di famiglia in rete tra loro per garantire servizi più specializzati, assistenza notturna affidata alle emergenze del 118 e del pronto soccorso. E anche i pediatri dovranno garantire l'apertura degli studi in rete dalle 8 alle 20 per cinque giorni alla settimana. È il nuovo modello dell'assistenza sanitaria di base previsto dall'Atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale e dei pediatri di libera scelta approvato lo scorso aprile dal Comitato di settore Regioni-Sanità.

Le novità non sono finite. La riforma prevede infatti che vengano chiusi i Cup, i centri di prenotazione unica per esami e controlli ospedalieri oggi famosi soprattutto per la lunghezza delle liste d'attesa. Non si faranno più file aspettando le visite e per pagare il ticket: le prenotazioni si faranno dal medico di fiducia e, in strutture particolarmente attrezzate, le visite specialistiche potrebbero avvenire nel proprio ambulatorio di medicina di base e non in ospedale.

I medici, insomma, saranno a disposizione degli assistiti come i farmacisti, a orario continuato e organizzati in turni nel proprio territorio di competenza. Ci si dovrà rivolgere a loro anche per le emergenze; saranno essi a valutare le condizioni del paziente ed eventualmente disporne il ricovero. Soltanto di notte bisognerà chiamare direttamente il pronto soccorso.

Negli ultimi anni molti studi medici si sono già consorziati per offrire servizi comuni ai mutuati, per esempio call center per smistare richieste di visite o di farmaci cronici. Ora diventerà obbligatorio adottare il modello delle Aft, Aggregazioni territoriali funzionali con un bacino di utenza di circa 30mila pazienti, in modo da avere sempre un medico a disposizione che potrà conoscere il profilo sanitario dell'assistito consultando un database online.

Questo modello favorirà la nascita di grandi ambulatori attrezzati dove sarà possibile non solo essere visitati ma anche effettuare analisi cliniche e piccola chirurgia ambulatoriale con infermieri professionali e in collaborazione con una rete di specialisti. In Italia in via sperimentale sono già attive circa 800 strutture di questo tipo.

SFil

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