Roma

Teatro Lui, lei, l’altra e un colpo di scena

Lui, lei, l’altro, l’altra. E in mezzo un cumulo di fragilità, incomprensioni e coincidenze strapazzate da crisi esistenziali in zona «cinquanta». Non c’è tempo amore di Lorenzo Gioielli (anche regista) è una commedia agrodolce, curiosa e non priva di trovate che scandaglia paradossi emotivi attuali mescolando registri e temi diversi. La potremmo definire una pièce «a doppio incastro» visto che qui l’autore incrocia i destini di due uomini (amici e rivali in amore) e due donne (amiche e rivali in amore) affidandosi a una scrittura articolata su piani distinti ma contemporanei, cosicché i personaggi, sebbene tenuti insieme da una fitta rete di legami, spesso si rivolgono direttamente al pubblico. Il che, soprattutto nella prima parte, rischia di rallentare e appesantire il ritmo dell’azione, molto più compatta nella scena/vaudeville della cena a quattro della seconda parte, laddove cioè si tirano le fila delle premesse e la situazione si ribalta. Situazione che appare subito complessa e surreale. Gemma e Ruggero, interpretati con energia e brillantezza da Edy Angelillo e Blas Roca Rey, sono due coniugi infelici che si ritrovano faccia a faccia con problemi mai affrontati. Lui tradisce la moglie con una delle sue migliori amiche, Marianna, anima pura e ingenua (Amanda Sandrelli).

Al centro della scena campeggi l’ingranaggio di un grande orologio smontato: emblema di quell’urgente desiderio di vita tranquilla, di trasparente lealtà, tema di questo intelligente spettacolo.

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