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Jabeur non vuole troppo tifo: la curiosa richiesta della finalista di Wimbledon

La tennista tunisina ha conquistato il pubblico londinese grazie al suo talento e alla simpatia che esprime fuori dal campo. Sabato 15 luglio affronta Vondrousova in finale

Jabeur non vuole troppo tifo: la "curiosa richiesta" della finalista di Wimbledon

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Ons Jabeur sta regalando emozioni e spettacolo dentro e fuori dal campo al torneo di Wimbledon. La giocatrice tunisina ha conquistato la finale ai Championships per la seconda volta consecutiva.

Il feeling con l'erba londinese è sempre più forte, quello con il pubblico ancora di più. Il Centre Court l'ha sostenuta tantissimo durante la semifinale vinta in rimonta, contro la bielorussa Aryna Sabalenka, esplodendo di gioia quando ha chiuso il match con un acedopo che l’avversaria aveva annullato ben quattro match point.

A fine partita ha fatto il suo show quando è stata stuzzicata sulla potenza di Sabalenka e sul come abbia fatto ad opporsi con successo al suo servizio: "È stato molto difficile per me rispondere, anche per la velocità. Come ho fatto? Mi ponevo proprio come se non me ne fregasse niente, pensavo ‘devo solo entrare e colpire la pallina'...". Sulle urla di Sabalenka, ci ha scherzato su:"Era molto rumorosa, in realtà sappiamo che lei è così, beh stava urlando per entrambe (ride, ndr)".

La parte più simpatica è stata quella relativa al tifo. Il pubblico londinese si è schierato dalla sua parte spingendola all'impresa. Questo però non è stato un vantaggio per la tunisina: "Quando ho avuto il match point, la folla tifava per me. Ero tipo ‘Per favore, per favore non tifate. Si arrabbierà e mi supererà'. E lo ha fatto. Si è arrabbiata così tanto che mi ha superato. Fortunatamente sono rimasta calma".

Ma come si spiega Ons l'amore della gente per lei? "La cosa buona di queste persone è che mi dicono 'Vinci o perdi, ti vogliamo bene'. Queste sono belle parole da ascoltare...spero di poter fare la storia, non solo per la Tunisia, per l'Africa". Adesso manca un ultimo tassello per conquistare il primo Slam della carriera, la finale contro la Marketa Vondrousova. Si sa già per chi tiferà il pubblico.

Chi è Ons Jabeur

Ventotto anni, numero 6 del ranking WTA, è nata a Ksar El Hellal, cittadina del Nord-Est del Paese, e ha preso in mano la racchetta a 3 anni grazie alla madre Samira. A 13 anni si è spostata a Tunisi, il suo sogno era vincere il Roland Garros e cominciava bene, trionfando a 16 anni agli Open di Francia Juniores. Dal 2017, anno in cui entra tra le prime cento del mondo, è stato un continuo crescendo, con il suo tennis, fatto di palle corte e slice insidiosi, ma anche potenti affondi e chiusure a rete quando serve.

ons jabeur

Un gioco che la distingue da tutte le altre e che, assieme alla capacità di attrarre la simpatia del pubblico con un modo di fare spontaneo e l’attitudine al sorriso, ne ha fatto presto una giocatrice molto amata.

L’anno scorso a Wimbledon è entrata nella storia diventando la prima tennista africana, e la prima araba, ad arrivare in finale, battuta dalla kazaka Elena Rybakina: un primato che sottolineò a fine partita, augurandosi di essere di ispirazione per la gente del suo Paese.

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