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Il Tour è orfano della Tigre È il momento dei giovani leoni

Pronti? Via! Riparte la stagione golfistica professionistica sia in Europa che negli Stati Uniti e torna la nostra pagina del mercoledì dedicata al golf.
Sarà un anno - come ormai tutti sanno - orfano di Tiger Woods e quindi il sistema ed il mercato ne risentiranno ma allo stesso tempo è forse l’occasione per i comprimari e per i giovani leoni di mettersi in luce e conquistare il palcoscenico.
Il tour europeo ha aperto i battenti in Sud Africa, con l’African Open all’East London che, malgrado un montepremi non favoloso (un milione di euro, con una prima moneta di 158mila euro), se non ha richiamato i big del Tour europeo ha visto in campo i migliori giovani del golf sudafricano che crescono di spessore anno dopo anno.
La vittoria è andata al venticinquenne sudafricano Charl Schwartzel già vincitore sul Tour dell’Alfred Dunhill nel 2005, dell’ Open di Spagna 2007 e del Madrid Masters 2008. Un ultimo giro in 67 colpi, malgrado un bogey all’ultima buca, ha permesso a Charl si superare anche se di un solo colpo il coleader - insieme a Trevor Fisher - dopo le 54 buche, il connazionale Thomas Aiken, rivelazione sudafricana della stagione 2009. Schwartzel è stato sulle spine fino all’ultimo aspettando l’arrivo dei leader e solo dopo che Aiken ha sbagliato il putt per il birdie alla 18 è stato sicuro di non dover andare allo spareggio e di segnare il suo quarto successo in carriera sul Tour europeo. Al terzo posto un altro giocatore di casa Jbe Kruger mentre Fisher ha dovuto accontentarsi del quarto posto. Darren Clarke, il campione irlandese con un giro finale tre colpi sotto il par è terminato a cinque colpi dal vincitore insieme a Richard Sterne campione uscente e tra i favoriti alla vigilia del torneo. Unico italiano in campo il fiorentino Lorenzo Gagli che però non è riuscito a passare il taglio.
Questa settimana il Tour resta in Sud Africa per lo Joburg Open a Johannesburg dove scenderà in campo anche il nostro Edoardo Molinari (diretta su Sky Sport da giovedì alle ore 12) che dopo i primi due tornei giocati sempre in Sud Africa nello scorso mese di dicembre, figura attualmente all’8° posto nell’ordine di merito europeo 2010. Comunque per vedere i big compatti in campo bisognerà aspettare la triade dei tornei che da settimana prossima si giocheranno negli Emirati arabi.
Il Tour americano, come consuetudine, ha preso il via dalle Hawaii dove a Kapalua si è giocato quello che ora si chiama Sbs Championship riservato ai vincitori dei tornei statunitensi della scorsa stagione. Mancavano all’appuntamento Phil Mickelson numero 2 al mondo e ovviamente Tiger Woods, ma non per questo il torneo ha perso di interesse e prestigio. Ha vinto l’australiano Geoff Ogilvy che ha rimontato i due colpi di svantaggio che aveva a dieci buche dal termine con alcuni birdie decisivi per un giro finale in 67 colpi. Ogilvy campione uscente si è riconfermato vincitore in questo torneo dei campioni affiancandosi così al connazionale Stuart Appleby unico in precedenza ad aver vinto a Kapalua in anni successivi.
Ma il vero exploit dell’ultima giornata appartiene al sudafricano Rory Sabbatini che, partito a 6 colpi dal leader - Lukas Glover delle 54 buche -, ha infilato una serie di cinque birdie consecutivi a partire dalla 10ª buca per prendere momentaneamente la testa del torneo siglando un fantastico 63. Sino però all’arrivo di Ogilvy che, giocando in prudenza le ultime due buche, ha tagliato il traguardo con un colpo di vantaggio sul sudafricano. Ogilvy alla sua ottava vittoria sul Tour americano ed ora decimo nella classifica mondiale non giocherà il prossimo torneo statunitense e tornerà in campo ad Abu Dhabi dove sarà tra i favoriti nel primo torneo del Golfo.


Al terzo posto il campione open degli Stati Uniti Lukas Glover che dopo essere stato al comando nelle prime tre giornate ha chiuso con un disastroso 76 per retrocedere al 14° posto tra i 28 partecipanti al torneo.

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