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Le tre piccole perle della Vallonia tra castelli e Calatrava

Da Liegi a Mons, passando per Namur: 140 chilometri di poesia verde per scoprire le città d'arte a sud di Bruxelles

Elena Luraghi

Una ha una storia millenaria, un'altra ha appena inaugurato un museo da Guinness a pochi passi dalla stazione ferroviaria più avveniristica d'Europa, la terza regala romantici scenari da cartolina nel punto di confluenza di due fiumi, la Mosa e la Sambre. Sono le piccole perle del Belgio francofono, a pochi chilometri dalla capitale Bruxelles. Tre città da visitare con un breve tour di fine estate, alla scoperta del volto meno noto (ma sorprendente) del Paese.

La prima tappa è Liegi, patria di Simenon, un centinaio di chilometri a sud-est di Bruxelles. Città di vescovi (è fra i più antichi principati episcopali del continente), di architetture gotico-rinascimentali, di spazi d'arte contemporanea freschi di vernissage come il Palazzo de la Boverie sull'Outremeuse, l'isola chiusa nell'abbraccio della Mosa, collegata da un ponte hi-tech all'avveniristica stazione ferroviaria bianco-latte firmata Santiago Calatrava. Questi highlights hanno una forte valenza simbolica in una realtà che fino a pochi anni fa veniva ricordata per l'economia dell'industria metallurgica: sono un segno di revamping urbano, un Rinascimento 2.0 che ha proiettato la città nell'Olimpo delle destinazioni all'avanguardia nel campo dell'arte, della cultura, della progettazione. Così se la storia ha i suoi pezzi da novanta nel Musée de la Vie Wallone, e soprattutto nel polo museale del Grand Curtius (un mosaico di edifici che ospitano diverse collezioni d'arte), il futuro che avanza è sotto gli occhi di tutti nel breve tragitto che dalla cattedrale di luce, dove sfrecciano i treni dell'alta velocità, arriva fra le mura dell'unico edificio rimasto in piedi dopo l'Esposizione Universale del 1905: il già citato Palazzo de la Boverie, che il francese Rudy Ricciotti e l'architetto belga Paul Hautecler hanno trasformato in sede per mostre d'arte contemporanea, in collaborazione con il Louvre di Parigi.

Anche Namur, capitale della Vallonia, 60 km a sud di Bruxelles, ha fatto del rapporto armonico fra passato e futuro il suo punto di forza. Accanto agli itinerari urbani a caccia di piccole meraviglie monumentali, si scoprono le romantiche crociere fluviali sui bateau-mouches e si visita la Cittadella, la fortezza di pietra che si allunga fra l'abbraccio della Mosa e la Sambre, dove il Centro del Visitatore Terra Nova regala un viaggio a ritroso nel tempo (in totale sono due millenni di conflitti e dominazioni, locali ed europei). Curioso il Museo della Fragola in un parco a pochi chilometri dal cuore cittadino, ma il vero gioiello oltre i confini urbani è Dinant: un borgo poetico sull'alto corso della Mosa, presenza liquida costante in questo spicchio verde di Vallonia, dominato dalla silhouette della Collegiata in pietra scura, con il campanile a bulbo e una vetrata tra le più alte d'Europa.

Anche Mons, una settantina di km a ovest di Namur, ha la sua torre dei primati. Si chiama Beffroi, è alta 87 metri ed è stata dichiarata patrimonio Unesco. Riaperta alla visita nel 2015, quando la città è stata eletta capitale europea della cultura, si affianca agli altri spazi espositivi inaugurati (o ridisegnati) in occasione di quell'anno così speciale. L'elenco è lungo, dal Bam, il Museo di Belle Arti in pieno centro storico che contrappone la sua silhouette geometrica e trasparente all'imponente cornice gotica della Grand-Place, al Micx, il centro congressi progettato da Daniel Libeskind. Poi ci sono l'Arsonic, l'ex caserma dei vigili del fuoco convertita in palcoscenico musicale, il Mons Memorial Museum con mostre temporanee e permanenti, il Mundaneum, la prima banca dati della storia, da molti considerata l'antesignana di internet. Come a Namur, anche qui vale la pena di uscire dalla città per visitare una vera chicca, il sito di archeologia industriale del Grand-Hornu, un tempo miniera di carbone, oggi monumento Unesco per mostre temporanee di arte e design. Da Mons sono solo 14 km, il suggerimento è di percorrerli in bicicletta, mezzo che in Vallonia vanta più fan dell'automobile. Tradizionale o elettrica, si può noleggiare in tutte le città grazie alla rete Blue-Bike (www.blue-bike.be). L'alternativa green, già che ci siete, all'intero tour automobilistico delle tre città.

Informazioni: www.belgioturismo.it; www.visitezliege.be; www.namurtourisme.be; www.visitmons.

be.

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