Cronache

Turista americano picchia e rapina due escort a Roma

A Roma, un turista americano ubriaco ha malmenato due prostitute derubandole dei proventi della serata. Fermato dalla polizia subirà un processo il prossimo dicembre per tentata rapina

Turista americano picchia e rapina due escort a Roma

Un turista americano ha aggredito e rapinato due prostitute mentre era in vacanza a Roma.

Americano, giovane, ricco e con tanto di laurea in ingegneria informatica. È così che si presenta Lawal Adetola Ola, 28 anni, originario di Stamford (Conneciticut), alle persone che incontra durante il breve soggiorno estivo nella città capitolina. Peccato che poi, quando cala il buio, si trasformi in un molestatore aggressivo e violento di un gruppo di prostitute.

La vicenda

I fatti, raccontati sulle colonne de Il Messaggero, risalgono allo scorso venerdì. Dopo una serata brava, dedita al consumo sregolato di alcool in alcuni locali del centro di Roma, l'aitante giovanotto americano pensa di chiudere in bellezza la serata. Così, ubriaco perso, si mette in cerca di qualche ragazza da abbordare sulla strada di ritorno verso casa. Un po' di cash ed anche la notte è svoltata. Dunque, procede per tentativi. Intercetta dapprima una ragazza romena, di 26 anni: "Quanto vuoi?", le avrebbe chiesto. La donna propone il suo tariffario. L'americano tentenna e prova a fare una controfferta più bassa. La ragazza declina l'invito e viene strattonata. Il ventottenne comincia a dare in escandescenze. Lui, così bello e ricco, rifiutato da una sconosciuta. È incredulo. Quindi fa un altro tentativo e ferma, poco più avanti, un'altra giovane, una ventunenne rumena. Fa la sua proposta ma anche stavolta riceve un due di picche. A questo punto, va su tutte le furie. Malmena la ragazza, la getta in terra e le ruba i soldi del provento, circa 200 euro, dalla borsa. Spaventate da quell'orco in maniche di camicia, le due donne allertano la polizia che, neanche a dirlo, lo becca in un giro di lancette dell'orologio.

La difesa

"C'è stato un malinteso. Sono un ingegnere, guadagno 150mila dollari all'anno, non ho bisogno di rubare", dichiara agli agenti mentre lo caricano a bordo dell'auto di servizio. Come se lo status di privilegio di cui gode negli States possa scagionarlo dalle accuse di violenza e rapina. Ma per gli agenti si tratta solo di un'ulteriore aggravante.
Accusato di tentata rapina, sabato mattina, Lawal si è ritrovato a piazzale Clodio di fronte al giudice monocratico per la direttissima. L'americano, rispondendo alle domande del pm d'aula, Mario Pesci, ha negato di aver aggredito le due donne, spiegando di aver solo dibattuto sul prezzo della prestazione sessuale. "Sono innocente - ha asserito il giovane rifiutando ogni proposta di patteggiamento. - Non ho fatto male a nessuno e lo dimostrerò nel processo".

Il prossimo dicembre Lawal Adetola Ola subirà un processo per i reati commessi e dovrà dimostrare la sua innocenza.

Intanto, è già volato a Stamford, di ritorno alla sua vita di ignegnere perfetto e persona perbene.




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