Stile

Tutti i trucchi del «dottor Sorriso»

Ecco come è cambiata la dentatura ideale: colore naturale e forme personali

Margherita Tizzi

Quando parliamo di comunicazione, di solito ci riferiamo al linguaggio verbale, trascurando quello corporeo, altrettanto ricco di sfumature e contenuti. Il corpo, infatti, non smette mai di «parlare»: ogni gesto, ogni postura e ogni espressione del viso raccontano il nostro modo di essere. Nella gamma infinita dei messaggi corporei il sorriso merita un'attenzione particolare. Fa la sua comparsa intorno alle prime 5 settimane di vita ed è una delle espressioni universali più contagiose, in grado di abbattere differenze di età, mentalità e cultura. Un sorriso, insomma, può cambiare la giornata e può trasmettere sostegno comprensione e riconoscenza. Non solo. L'aspetto estetico del sorriso ha assunto sempre più importanza nell'identità personale e nella vita lavorativa delle persone; è diventato parte fondamentale di un look vincente. «Oggi la motivazione che spinge un paziente a rivolgersi ad un trattamento odontoiatrico è più estetica che funzionale - racconta il dottor Giovanni Macrì, con studi a Milano, Bergamo e Londra (www.studiodottormacri.it) -. Il sorriso, dunque, ha superato l'importanza dello sguardo, perché una brutta bocca e un alito sgradevole possono mettere in discussione un colloquio o un appuntamento importante». Ma qual è il sorriso perfetto? «Né oggettivo né soggettivo - continua Macrì, conosciuto anche come dottor Sorriso -. Il dentista è come uno stilista che, conoscendo il bello, deve saper vestire della forma perfetta la bocca della persona che si trova davanti».

Certo, anche il «sorriso perfetto» è cambiato negli anni. «Se tra il 1950 e il 1960 la tipologia americana, nota anche come effetto dentiera, andava per la maggiore, dagli anni '80 in poi il rifiuto di limare i denti ha finito per imporre una nuova tipologia di bocca, bella anche se imperfetta, come quella, con diastema, di Isabella Ferrari e di Letitia Casta. Oggi, invece, Bianca Balti, Max Biaggi e Matteo Ferrari (che abbiamo sorpreso proprio nello studio del dottor Macrì, ndr) dettano nuove tendenze - svela il dentista -. Il colore dei denti deve essere naturalmente bello e il più chiaro possibile. Il dente, infatti, non invecchia, perché quasi privo di acqua, e ingiallisce solo a causa di molteplici fattori esterni (cibo, vino, fumo). La forma, invece, vuole denti più geometrici, rettangolari, meno femminili del solito, con i centrali della stessa lunghezza dei laterali. Questo risultato si ottiene attraverso l'allineamento ortodontico o con l'aiuto di faccette adesive, simili a lenti a contatto, che si possono facilmente rimuovere se l'effetto non piace».

Come avere un sorriso perfetto in estate in assenza del dentista? «Prima di tutto ricordate che l'abbronzatura risalta la dentatura, che, dunque, sarà più evidente in fotografia. Detto ciò, per ottenere un sorriso telegenico utilizzate uno spazzolino manuale con setole medie per almeno 2 o 3 minuti, oppure uno spazzolino elettrico sonico di ultima generazione, per pulire delicatamente a fondo anche gli angoli più difficili. Le micro-oscillazioni, infatti, riducono gli effetti dell'abrasione dovuta allo sfregamento sui denti dei tradizionali spazzolini - continua Macrì -. Il dentifricio ideale, invece, deve essere senza parabeni e deve contenere della salvia, l'ingrediente naturale più sbiancante. Per rimuovere a fondo i residui di cibo tra gli spazi interdentali e per prevenire la placca, l'alitosi, le patologie gengivali e lo sviluppo della carie, usate il filo interdentale tutti i giorni».

Infine, i bambini insegnano: bevete dalla cannuccia per preservare lo smalto.

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