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"Volpino vietnamita", "Membro del clan". Bufera a Masterchef contro Hué

Le ultime due puntate del talent culinario non hanno smorzato i toni tra l'aspirante chef romano e il resto del gruppo, da cui si sente preso di mira

"Volpino vietnamita", "Membro del clan". Bufera a Masterchef contro Hué

Le dinamiche della scorsa puntata di MasterChef avevano già reso chiaro il clima che regnava nella cucina del talent (quello di una classe di liceo): l'eliminazione di Giuseppe (alias Beri Cooper) e Silvia, come i diretti interessati hanno lasciato più volte intuire, avrebbe isolato Francescone, l'aspirante chef romano dal carattere a dir poco esuberante, dal resto del gruppo, ormai definito "il clan". Secondo Giuseppe, Silvia e Francesco, infatti, gli altri concorrenti avrebbero instaurato un legame talmente forte da cercare di far fuori gli outsider, snobbati e maltrattati. Un atteggiamento che è stato effettivamente notato dagli spettatori del programma, che sui social hanno criticato il gruppo di concorrenti ma anche la produzione, rea di trasmettere "scene di bullismo". Nella puntata di ieri 2 febbraio sembrava ci fosse l'intenzione di smorzare i toni, ma negli ultimi minuti lo scontro tra le due sbilanciatissime "fazioni" è di nuovo degenerato.

Partiamo dall'inizio. L'ottava puntata comincia con una Golden Mystery sulle radici regionali e familiari della propria cucina. L’Italia contadina mangiava piatti poveri e vegeteriani senza nemmeno saperlo: i concorrenti devono quindi creare un piatto vegetariano che li rappresenti. A trionfare è Edoardo con un’insalata russa rivisitata che delizia i tre giudici. Francescone non è tra i migliori della prova e deve sottoporsi quindi all'Invention test con il maestro pasticcere Gianluca Fusto, che chiede agli aspiranti chef di preparare una loro versione della classica crostata di frutta. Lavinia e Ollivier sono i migliori, Nicola invece scivola sulla cottura della frolla e deve andarsene. Neanche stavolta l’ex concorrente di MasterChef Junior riesce ad arrivare fino in fondo, ma Barbieri lo incoraggia: "Sono sicuro che ti ritroverò, nella cucina di un ristorante".

L’esterna in Val d’Aosta si apre con il concetto di fiducia nelle cordate alpinistiche, che i tre giudici traslano alla brigata di una cucina. E proprio in base al principio del "fidarsi del proprio compagno" (coincidenze?) i due capitani, Lavinia e Ollivier, devono scegliere i loro compagni di squadra. A rimanere per ultimo è Francesco, che d'ora in poi brandirà un mazzetto di peperoncini per "scacciare malocchi e macumbe". A lui i giudici, essendo i concorrenti dispari, permettono di scegliere il team di cui far parte. La sua scelta ricade sul blu, più per esclusione della squadra che contiene Sara e Mattia (le frecciatine sui suoi "nemici" si sprecano) che per altro. Nonostante entrambe le squadre lavorino bene e senza particolari tensioni, si conferma la "maledizione della squadra blu", che perde sempre.

Al Pressure Test, che si rivelerà fatale per Ollivier, i concorrenti si devono confrontare con la pasta e le sue diverse modalità di cottura. I toni sembrano essersi davvero distesi grazie all'esterna, durante la quale, dicono tutti, "Francesco si è comportato benissimo". Così bene che Hué sceglie di aiutarlo durante il Pressure, affidandogli la cottura passiva della pasta, ideata dallo chef Davide Scabin. Un assist grazie al quale Francesco trionfa, continuando a incassare complimenti inediti dai compagni: "È uno che trova soluzioni e non molla", dice Edoardo, "La sua pasta era veramente invitante", commenta Roberto. Tutto insomma sembra procedere per il meglio, fino a quando Hué, interpellata dai giudici dice di Francesco: "Non sa di niente". A nulla serve la rettifica davanti alle telecamere del "confessionale", a cui la cuoca vietnamita spiega di aver sbagliato: "Volevo dire non so niente di Francesco, non lo conosco". Ormai il danno è fatto. Anche Francescone si sfoga con le telecamere, lasciando intendere che anche Hué, come gli altri, rema contro di lui: "Hai capito sto volpino vietnamita? È uscito un altro elemento del clan: il burattinaio muove, e Hué sta con i fili...".

Il burattinaio, non ci sono più dubbi, sarebbe Mattia, effettivamente considerato dagli altri concorrenti, specialmente i più giovani, un punto di riferimento.

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