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"Non accusiamo e non vogliamo essere accusati". Mentana chiude così la polemica con Gruber

Polemica chiusa a La7 dopo il comunicato aziendale ma Enrico Mentana sembra tutt'altro che tranquillizzato: "Siamo stati accusati di qualcosa che non è vero"

"Non accusiamo e non vogliamo essere accusati". Mentana chiude così la polemica con Gruber

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"Non accusiamo e non vogliamo essere accusati". Mentana chiude così la polemica con Gruber

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Tutto è bene quel che finisce bene. L'Italia, che per due giorni è rimasta col fiato sospeso nel seguire le vicende di Lilli Gruber ed Enrico Mentana, ora può tirare un sospiro di sollievo: i due giornalisti, le stelline della rete di Urbano Cairo, hanno fatto la pace. Dopo essere stati richiamati all'ordine dall'editore, che ha invitato tutti a portare il massimo rispetto nei confronti dei colleghi, sia Gruber che Mentana hanno abbassato la cresta rientrando nei ranghi, dopo l'aut-aut del direttore.

"La7 sta conseguendo ottimi risultati grazie al contributo di tutti e ad un prezioso lavoro di squadra. Per questo è fondamentale che non venga mai a mancare il rispetto reciproco", si legge nella nota dell'editore, che entrambi hanno condiviso sui loro profilo social. Mentana si è limitato a un laconico "sottoscrivo", mentre Gruber è stata un po' più loquace, ma sempre di poche parole: "Condivido da sedici anni la linea e le regole della mia azienda". La fine di questa telenovela è stata scritta dal giornalista al termine dell'edizione odierna del telegiornale che dirige.

Intanto questo pomeriggio il direttore ha ricevuto un tapiro d'oro da parte di Striscia la notizia, che ha scherzato sulla definizione di "incontinenza" data da Gruber per riferirsi all'abitudine di Mentana di parlare troppo e dilungare eccessivamente i tempi del suo telegiornale. "Sarebbe difficile fare maratone tv di venti ore se fossi incontinente", ha scherzato il giornalista. E sull'ipotesi di utilizzare lo scontro con Gruber come un casus belli per passare da La7 al Nove, Mentana scherza e mette sul piatto un'ipotesi che, finora, non era stata adeguatamente presa in considerazione: "Forse il salto lo faccio di due canali più in basso e sono cazzi vostri...".

In chiusura di telegiornale, il direttore ha chiosato: "Ci scusiamo con tutti quelli che si possono essere sentiti toccati negativamente da questa polemica, che è nata però perché siamo stati accusati di qualcosa che non è vero". Nega di aver sforato di !un quarto d'ora", come riferiscono alcuni, e snocciola il minutaggio di sforamento per poi chiudere: "Non c'è altro da aggiungere, quindi non accusiamo nessuno, non vogliamo essere accusati, buon divertimento". Parole che non sanno di chiusura pacifica ma, più altro, di armistizio.

In attesa delle prossime mosse.

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