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"Tu rubi", "Io lavoro". Le parole choc della borseggiatrice a Staffelli

L'inviato di Striscia è tornato a seguire le ladre della metro e dopo avere fermato una delle solite borseggiatrici ha ripreso il surreale dialogo con lei

"Tu rubi", "Io lavoro". Le parole choc della borseggiatrice a Staffelli
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"Che cosa vuoi da me? Io faccio il mio lavoro". Le parole che una borseggiatrice della metro di Milano ha rivolto a Valerio Staffelli sono surreali. Tanto quanto il dialogo che si è consumato tra l'inviato di Striscia la notizia e la ladra in pieno centro, mentre Staffelli stava realizzando l'ennesimo servizio sui furti ai danni di malcapitati cittadini.

L'inviato del tg satirico di Canale 5 ha pizzicato una delle tante borseggiatrici, che operano a Milano in azione e l'ha seguita come già era successo in altre occasioni. Le telecamere di Striscia hanno ripreso il suo cammino per le strade, fino a che la rom non si è fermata e ha deciso di rispondere alle domande di Valerio Staffelli. "Il tuo lavoro è rubare?", le ha chiesto Staffelli ottenendo in risposta: "Sì, che ti importa se io rubo?". Poi la donna ha iniziato a inveire contro l'inviato, insultandolo, ma Staffelli non ha lasciato perdere e ha pressato la borseggiatrice: "A me interessa, perché non è corretto che tu vada rubare alla gente. Interessa anche alla polizia anche ai carabinieri". Tra un'imprecazione e una minaccia, la ladra ha risposto risentita: "No, non interessa, non gli interessa niente alla polizia". E poi ancora altri insulti rivolti alla troupe di Striscia.

L'incursione in metro

Staffelli ha poi intercettato altre due borseggiatrici, questa volta all'opera proprio nella metro milanese. Le due rom hanno cercato di sfuggire alle telecamere, rifugiandosi - come già era accaduto in altre occasioni davanti all'inviato di Striscia - nell'ufficio della Polizia. "Ci lasci stare? Vogliamo andare a casa, ci segui anche lì?", ha chiesto una delle due donne, che stava nascondeva il volto nel giacchetto per non farsi riconoscere. L'inviato di Striscia ha provato a chiedere spiegazioni sul loro operato, ma a quel punto è intervenuto un addetto alla sicurezza Atm e la situazione è diventata surreale. "Se non avete un titolo di viaggio non potete stare qui, dovete andarvene", ha intimato l'agente, ma le due rom si sono chiuse nel silenzio, coprendosi con il cappuccio della felpa. Intanto attorno si erano radunati cittadini che gridavano: "Ladri! Non si ruba". Qualcuno ha ripreso Staffelli con il cellulare improvvisandosi reporter e ha chiesto all'inviato come potrà risolversi la delicata questione dei borseggi. "Non lo so, io mi occupo di inibire il loro operato. Spero che la giustizia intervenga", ha risposto Staffelli.

Il trucco della mappa turistica

Nel servizio realizzato da Striscia si fa notare come la legge Cartabia abbia, di fatto, moltiplicato gli episodi di borseggio e dato il via libera alle ladre. Il reato di furto e borseggio, infatti, non è più perseguibile tramite denuncia d'ufficio: oggi a querelare devono essere i derubati ma questo non avviene quasi mai e i furti così diventano impuniti. Staffelli ha poi messo in guardia i telespettatori dall'operato dei malviventi. L'ultima tecnica per rubare è quella di fingersi turisti e chiedere informazioni a persone sedute ai tavoli di bar e locali.

"Posano una mappa turistica sul telefono cellulare della vittima e mentre questa è distratta si allontanano portandosi via carta e telefonino insieme", riferisce l'inviato, svelando che la tecnica è stata messa in atto anche con sua figlia.

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