Vaticano

Papa Francesco invita Casarini al Sinodo: il leader Ong sbarca in Vaticano

Luca Casarini, ex capo della sinistra antagonista e critico con le politiche migratorie del governo Meloni, sarà un invitato speciale al Sinodo dei vescovi

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Chi lo avrebbe mai detto che Luca Casarini, l'uomo che l'opinione pubblica italiana imparò a conoscere nei drammatici giorni del G8 di Genova del 2001 come leader delle Tute Bianche della sinistra antagonista sarebbe finito nella lista degli invitati speciali della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi? Questa, invece, è una delle tante sorprese che ha riservato la pubblicazione odierna dell'elenco dei partecipanti al Sinodo sulla sinodalità voluto dal Papa, che si svolgerà in due sessioni suddivise ad ottobre 2023 e ad ottobre 2024.

Le polemiche col Governo

Casarini, ricordato come capo del movimento no-global a Genova e uno dei promotori della cosiddetta “Dichiarazione di guerra ai potenti dell'ingiustizia e della miseria” che fu letta dal Palazzo Ducale della città ligure, è oggi il capo missione della ong Mediterranea Saving Humans, che in passato era stata sottoposta a fermi amministrativi per la violazione delle norme del decreto Sicurezza dell'allora ministro dell'Interno, Matteo Salvini. L'ex leader delle Tute Bianche ha utilizzato parole di fuoco anche contro il nuovo governo sul tema dei migranti, rispondendo alla premier Giorgia Meloni su chi fa la spola tra le coste africane e l’Italia per traghettare migranti, con un durissimo "meglio pirati che assassini". Toni ancora più duri li aveva utilizzati all'indirizzo dell'attuale titolare del Viminale, il ministro Matteo Piantedosi. Per Casarini "se ci sarà una Noriberga per l'Olocausto del Mediterraneo anche Piantedosi sarà alla sbarra".

Il rapporto con il Papa

Il linguaggio di Casarini non è cambiato rispetto ai giorni del tragico G8 di ventidue anni fa, in cui vide la morte anche il militante Carlo Giuliani, ma questo non gli ha impedito di guadagnarsi l'apprezzamento del Papa per via del suo attivismo con la Mediterranea Saving Humans. Nell'aprile del 2020 Francesco gli inviò una lettera che iniziava con un caloroso "Luca, caro fratello, grazie per la pietà umana che hai davanti a tanti dolori. Grazie per a tua testimonianza, che a me fa tanto bene". Bergoglio ci teneva a far sapere di essere "a disposizione per dare una mano sempre" e aggiungeva, rivolto ai volontari della ong: "contate su di me". Le parole di stima del Papa arrivavano in risposta ad una lettera polemica di Casarini che si lamentava di chi rendeva la vita difficile all'attività in mare delle ong.

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Sinodo ad alto rischio

Casarini - da non votante - parteciperà, dunque, al Sinodo sulla sinodalità che per la prima volta Francesco ha aperto anche alla partecipazione e al voto di non vescovi e di non consacrati. Nel testo dell'Instrumentum Laboris da cui partirà il lavoro del Sinodo sono presenti alcuni dei temi più divisivi nella vita della Chiesa: dall'accesso delle donne al diaconato alla richiesta di passi concreti verso la comunità Lgbt e i divorziati risposati fino alla discussione su come essere più accoglienti con i migranti. Tra i nomi dei partecipanti di nomina pontificia due nomi che rappresentano due visioni opposte della Chiesa: da un lato il prefetto emerito del Dicastero per la Dottrina della Fede, il cardinale Gerhard Ludwig Müller e dall'altra il gesuita padre James Martin, simbolo di chi vorrebbe una linea aperturista sulle battaglie arcobaleno. Di nomina pontificia anche padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica e considerato uno dei più stretti collaboratori del Papa, e la teologa spagnola Cristina Inogés Sanz sostenitrice dell'ordinazione femminile.

Tra i cardinale anche l'arcivescovo di Washington, Wilton Gregory e l'arcivescovo di Chicago Blase Joseph Cupich, contrari a chi vorrebbe negare l'eucarestia ai politici cattolici pro-choice sull'aborto.

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