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Quel vecchio Sant Ambroeus dolce salotto dei milanesi

Le sue torte sono opere d'arte. Ora ha celebrato gli 80 anni con un libro

Quel vecchio Sant Ambroeus dolce salotto dei milanesi

È incastonata (è il caso di dirlo) in uno dei palazzi più belli di Corso Matteotti, a Milano, costruito da Emilio Lancia, ed è pronta ad accogliere con le sue «dolcezze» la clientela più raffinata della città ma anche turisti stranieri che amano la bontà e il lusso. Si tratta della gloriosa pasticceria (ma non solo) Sant Ambroeus, che festeggia i suoi 80 anni con l'elegante libro (la copertina rappresenta le tipiche confezioni del locale) Sant Ambroeus. Il dolce salotto di Milano (sottotitolo Sweet Life in Milan) scritto da Maria Canella per l'editore Skira. Non è facile essere Sant Ambroeus, il locale che a Milano - ma anche nel mondo condivide con la pasticceria Cova il primato dei salotti milanesi all'ora dell'aperitivo. Da Sant Ambroeus la qualità è altissima, non solo della pasticceria, curata personalmente nelle enormi cucine da Luciano, che da 57 anni sforna quelle meravigliose creazioni colorate (leggasi torte) che spiccano nelle vetrine come opere d'arte. Da quando il locale è nelle energiche mani di Simonetta Langé Festorazzi (il padre Franco Festorazzi e il marito Paolo Langé presero in mano il posto giusto trent'anni fa) ha l'obiettivo di far sentire i clienti come parte di una storia condivisa. Così Sant Ambroeus diventa un posto familiare dove personaggi come Massimo Moratti, creativi, intellettuali, uomini d'affari, imprenditori e sofisticate signore si fanno coccolare dai dolci, dagli aperitivi, dal pranzo curato da preparatissimi chef. Il tutto coordinato da un direttore di lungo corso come Raffaele Longo (per vent'anni manager del Principe & Savoia al fianco del sultano del Brunei) e dietro al bancone del bar da Marco Aprea (il più giovane bar manager in circolazione) che vi consiglia sui cocktail e distribuisce champagne e spumante accompagnati da gustosi stuzzichini.

«Come dice il titolo del libro vogliamo che rimanga il salotto di Milano - dice Simonetta Langé Festorazzi - un luogo di ritrovo e di incontro dove la qualità e la simpatia sono sempre al massimo della qualità. Ora seguo tutto io personalmente, è molto faticoso ma al contempo molto soddisfacente e a volte anche divertente. Facciamo tutto noi, dalle torte ai panettoni - che esportiamo in mezzo mondo - ai pasticcini mignon e per il pranzo ordiniamo i prodotti freschi tutti i gironi, non facciamo mai la scorta. I risultati si vedono. Ai nostri affezionati clienti - che ormai si conoscono quasi tutti tra loro - si aggiungono tutti i giorni nuovi avventori». La signora Simonetta ha dato anche nuovo impulso al lunch, che accanto al risotto alla milanese e alle famose «cotolettine» presenta un menù ricco e colorito. Insomma tutto è cambiato ma alla fine nulla è cambiato da quando Sant Ambroeus nacque, nel 1936, su Corso Littorio che allora portava alla Scala. E anche allora se ne occupava una signora, Teresa Cattaneo, che aveva affidato il suo laboratorio a un pasticcere meneghino e a un altro che veniva da Parigi. «Nasce così il centro della dolcezza meneghina - scrive Maria Canella - un punto di riferimento per l'aristocrazia e la borghesia lombarda, dove all'alta scuola francese e viennese si affianca una tradizione locale che parte dall'epoca viscontea e sforzesca».

Originali sono i magnifici e imponenti lampadari di Murano, così come i tavoli in legno, i divani in pelle e le sedie Thonet. Non c'è limite alla scelta delle torte da ordinare per eventi o importanti ricorrenze (alla festa dell'ottantesimo di Sant Ambroeus c'era una torta gigante che raffigurava il locale nei minimi particolari) e si può spaziare dai personaggi di Walt Disney o dei film alla riproduzione di eventi sportivi come una partita di calcio con tutti i calciatori in marzapane o crema. La signora Langé Festorazzi intanto pensa in grande, e basandosi sui soldi contatti che il suo marchio vanta in tutto il mondo, ha in mente di espandersi anche all'estero, soprattutto in America.

«Devo decidere a cosa dare la precedenza: se aprire la sala superiore, normalmente dedicata agli eventi, come privée esclusivo, oppure aprire una nuova sede da qualche parte in giro per il mondo».

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