In vetrina alla Bicocca i giochi degli artisti

In vetrina alla Bicocca i giochi degli artisti

Roberto Zadik

Arte, gioco e solidarietà in un'unica mostra. Da oggi l'«Hangar Bicocca», in viale Sarca 336, ospita «Playgrounds & toys», un'esposizione che, aperta fino al 23 dicembre tutti i giorni dalle 11 alle 19, escluso il lunedì, riunisce modelli di giostre e attrazioni e progetti di futuri parchigioco. Alcuni dei quali verranno costruiti entro il 2006. Una dimostrazione di come l'arte possa mettersi al servizio della società. Soprattutto dei più piccoli che, pagando un biglietto del costo che va dai 6 agli 8 euro, potranno sognare e divertirsi ammirando quanto realizzato da numerosi artisti e architetti provenienti da ogni parte del mondo.
Come l'indiano Martand Khosla, il serbo Igor Antic e gli italiani Pietro Capogrosso e Flavio De Marco. Un'iniziativa di portata internazionale mossa da nobili intenti umanitari. Nato come un progetto in aiuto dei bambini appartenenti ai Paesi, dal 2000 a oggi «Playgrounds & Toys» è stata presentata in città importanti, tra cui Londra, Parigi e New York e ora sbarca a Milano. Curata da Adelina Von Furstenberg, presidente di «Art for the world», Ong del Dipartimento della Pubblica Informazione dell'Onu, la mostra è stata realizzata con il contributo dell'assessorato allo Sport e ai Giovani del Comune e ha visto il sostegno di alcuni importanti sponsor. Tra questi nomi del calibro di Pirelli Re, Telecom, Morgan Stanley e il gruppo Granarolo. E tutto in nome di un evento che valorizza il gioco come modo per interagire con gli altri riscoprendo, come ha sottolineato la stessa Adelina von Furstenberg «il bambino che c'è in ognuno di noi». In che modo? Immaginando di giocare nel plastico intitolato «Random map», ipotetico parco dei divertimenti lontano dai modelli occidentali realizzato dal 42enne milanese Stefano Boccalini o correndo, almeno con la fantasia, nella «Race track», una pista per macchine giocattolo costruita dal romano Paolo Canevari. Ma la rassegna comprende una vasta gamma di oggetti e creazioni. Tutti rigorosamente incentrati sul gioco e sulla voglia di giocare. Nella lunga lista di opere esposte all' «Hangar Bicocca» non possono certo passare inosservate: «Armenak», un parco giochi realizzato dal greco Andreas Angelidakis e costituito da un cubo di tessuto contenente oggetti di vario genere e «Bosquedivertido» un assembramento di forme e colori creato dal pugliese Antonio Barletta. Tante idee che hanno alla base intenti concreti ben precisi.
Durante la mostra, bambini e adulti avranno la possibilità di votare le tre migliori realizzazioni che verranno riprodotte e inserite in alcuni parchi italiani e non. Milano compresa. Infatti entro la primavera del 2006 verranno costruiti due playground destinati alla città dei quali uno rimarrà in zona Bicocca. A questo proposito è intervenuto l'assessore allo Sport e ai Giovani del Comune Aldo Brandirali. L'assessore si è definito «entusiasta di un progetto che permetterà di passare dall'utopia alla realtà». Riguardo al parco giochi in Bicocca, Brandirali, ha aggiunto che quest'ultimo «darà una condizione di maggiore vissuto popolare alla zona». Diverse strutture ludiche verranno realizzate anche all'estero. Primo tra i Paesi, l'India. Gli organizzatori della mostra hanno fatto sapere che è previsto un parco giochi vicino a una scuola di Madras, città tragicamente nota per essere stata colpita dallo Tsunami.

E secondo la Furstenberg, il progetto «si espanderà ad altre zone».

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