Controcultura

In vetta favole per l'8 marzo, ma i boscaioli...

L'otto marzo ha dato una bella spintarella a Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie.

In vetta favole per l'8 marzo, ma i boscaioli...

Cambio in vetta alla classifica. L'otto marzo ha dato una bella spintarella a Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie. Ediz. a colori (Mondadori) di Francesca Cavallo & Elena Favilli. Il libro racconta 100 donne con vite da favola e che siano da esempio a lettrici più o meno giovani. Sospinto da una ondata di mimose arriva a 8508 copie, che con i tempi che corrono è un risultato di vendite più che buono. Per rendersene conto basta vedere il distacco del secondo, Kent Haruf, il quale con Le nostre anime di notte (NN Editore) totalizza 4mila e 100 copie. Haruf, con questo bel romanzo, recupera però rispetto ad Alan Friedman: Questa non è l'America (Newton Compton Editori) è terzo per una manciata di copie. Al quarto posto l'instancabile Alessandro D'Avenia con L'arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita (Mondadori) si tiene ancora sopra le 3mila e 900 copie. La sua resistenza fa scivolare al quinto posto l'eterea favola di Chiara Gamberale, Qualcosa (Longanesi).

Al sesto posto della Top ten (e secondo in saggistica) fa invece capolino una novità: Vampiri. Nuova inchiesta sulle pensioni d'oro (Mondadori) di Mario Giordano. Il direttore del Tg4 torna su uno dei suoi temi d'indagine favoriti e mette in luce come in Italia i vitalizi faraonici siano tutt'altro che spariti. Un tema che di sicuro fa presa su quei lettori che lavorano per pagare il non sempre giustificato ozio altrui, e in pensione rischiano di non andare mai...

Dando un'occhiata invece alla Varia è il momento di una notazione estemporanea. Al quarto posto approda Norwegian wood. Il metodo scandinavo per tagliare, accatastare & scaldarsi con la legna. Con e-book (Utet). Il successo del libro del giornalista Lars Mytting (che dura da qualche settimana) significa che stiamo per trasformarci in un popolo di boscaioli? O che amiamo i camini anche ora che l'inverno è finito? Probabilmente no.

Forse anche parlando di legna si può trasmettere uno stile di vita.

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