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Vincono il concorso in Regione ma la nuova giunta non li assume

Reggio Calabria«Apprendo, con sgomento, dal suo comunicato sul sito del Consiglio regionale della Calabria di un ulteriore rinvio della sottoscrizione dei contratti individuali a solo una settimana dalla data precedentemente comunicata a mezzo raccomandata». Inizia cosi la lettera di Filippo D’Ascola uno dei vincitori del concorso, che scrivendo al segretario generale del Consiglio regionale Giulio Carpentieri si lamenta per la gestione del cosiddetto concorsone per dirigenti bandito ed effettuato dalla Regione.
La giunta Scopelliti si è insediata da poco meno di un mese, il Consiglio regionale ha visto proprio ieri la sua prima riunione, ma la guerra già insorge nell’appena eletta assise calabrese. Il problema questa volta riguarda il «concorsone» ovvero quel pasticcio fatto in piena campagna elettorale dalla ex giunta presieduta da Agazio Loiero. I concorsi, svolti nei mesi scorsi e strombazzati con tanta enfasi dovrebbero portare all’assunzione dei nuovi dipendenti della Regione Calabria, dopo che una serie di rinvii aveva portato alla convocazione dei vincitori per la firma dei contratti lo scorso 30 aprile, con conseguente presa di servizio il successivo giorno 3 maggio, tra l'altro, appunto, data di insediamento del Consiglio regionale. Ebbene il segretario generale del consiglio regionale Giulio Carpentieri, ormai vero e proprio padre-padrone del Consiglio stesso e, peraltro, abbondantemente inquadrato nel mirino dello «spoil system» sta rinviando le assunzioni di settimana in settimana. L’ultimo suo messaggio, attenzione, non ai vincitori di concorso, ma sul sito della Regione recita cosi: «Siamo spiacenti di comunicare che, per sopraggiunte difficoltà tecnico-organizzative, stante la concomitanza con l’insediamento del nuovo Consiglio regionale che avverrà il 3 maggio p. v., la sottoscrizione dei contratti individuali di lavoro con i vincitori dei concorsi consiliari e la correlata presa di servizio da parte degli stessi sono rinviati ad altra data. Si rassicurano comunque detti vincitori che si provvederà entro breve termine alla comunicazione della nuova data delle assunzioni».
La cosa, peraltro, non è priva di effetti collaterali per molti dei 135 che avrebbero dovuto prendere servizio. Si tratta di persone che si erano già dimesse da precedenti attività, in qualche caso di dirigenti che proprio grazie al nuovo lavoro erano rientrate in Calabria.
Del tutto risibile la motivazione relativa alla concomitanza dell'insediamento del Consiglio, visto che al momento dell'individuazione della data del 30 aprile per l'assunzione e del 3 maggio per la presa di servizio era già ben noto che il primo lunedì di maggio avrebbe sancito l'esordio della nuovo consiglio regionale. Infatti D’Ascola nella sua missiva dice ancora: «Faccio presente che trovandomi a oltre 1.200 km di distanza e prestando servizio presso altra P. A. questo comporta per me enormi disagi organizzativi e aggravi economici (avevo organizzato il viaggio e relativo trasloco). L'insediamento del nuovo Consiglio e l'assunzione erano eventi programmati al punto che sono state inviate mail di richiesta di coordinate bancarie ed è stata addirittura anticipata la data di sottoscrizione dei contratti individuali». Tutt'altro che rassicurante, la «rassicurazione» di Carpentieri che rinvia sottoscrizione di contratti e presa di servizio ad altra, non precisata, data. Più di qualcuno degli aventi diritto paventa clamorose azioni di protesta, è infatti D’Ascola prosegue: «Credo, infine, che un comunicato di questo tipo non vada pubblicato con così poco anticipo, il venerdì pomeriggio a uffici chiusi poiché si sta parlando della vita di 135 persone che a 5 giorni dalla data di sottoscrizione dei contratti non hanno alcuna comunicazione personale (a mezzo raccomandata) che procrastini la data precedentemente comunicata.

Spero in un pronto ripensamento e annullamento del comunicato ed eventualmente mi riservo di valutare la possibilità di tutelare i miei interessi economici e non nelle opportune sedi».

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