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La violenza degli ultrà di Pisapia Il Pdl: "Aggredita un'altra donna"

La lite in piazza Frattini: un consigliere del Pd ha colpito una sostenitrice della Moratti. Ieri al mercato di via Osoppo l'aggressione da parte di un uomo di 56 anni ai danni di Franca Rizzi, militante del Pdl. L'avvocato candidato per il centrosinistra esclude "sia uno dei miei sostenitori"

La violenza degli ultrà di Pisapia Il Pdl: "Aggredita un'altra donna"

Milano - Nega l'evidenza. "Non è uno dei miei l'uomo che ha aggredito Franca Rizzi". Giuliano Pisapia, il candidato sindaco del centrosinistra a Milano, esclude che un suo sostenitore abbia aggredito la militante del Pdl e madre di un assessore della giunta Moratti che ha denunciato di essere stata attaccata mentre volantinava al mercato di via Osoppo e ora si trova in ospedale. "Per quanto riguarda la signora Rizzi - ha detto Pisapia - assolutamente escludo che un mio sostenitore l’abbia malmenata o spintonata. In ogni caso - aggiunge - le auguro pronta guarigione".

Aggredita un'altra donna Intanto sale la tensione e il Pdl denuncia un'altra aggressione avvenuta in piazza Frattini. Un diverbio per un cane, tra madre e figlia italiane (con l’animale) da una parte, e una signora marocchina con marito e figli, dall’altra, è sfociato infatti in una lite dai toni politici. Nella piazza sono piazzati due gazebo, uno di sostenitori del Pdl e l’altro del Pd. Da una parte, la marocchina, di 24 anni, che ha protestato in modo acceso con l’italiana perché il suo cane, libero, aveva fatto cadere uno dei suoi bambini. Dall’altra, l’italiana, di 35, anche lei in piazza con il figlioletto e la madre, che negava dicendo che il cane era al guinzaglio. Poi sono volati gli insulti, che, secondo alcuni sostenitori del vicino gazebo del Pd, erano di tono razzista. Un esponente del Pd avrebbe aggredito con uno schiaffo l'italiana, che nel pomeriggio si è recata al pronto soccorso e ha riportato contusioni guaribili in 5 giorni. I carabinieri, intervenuti due volte, non hanno ravvisato reati, ma l’attivista del Pd - "un consigliere di zona 6 eletto nella lista di Sinistra per Pisapia" secondo il Pdl - e le donne sono stati identificati e le generalità scambiate per eventuali querele.

Bruciate bandiere Pdl Il coordinatore regionale del Pdl Mario Mantovani inoltre denuncia: "Un altro caso di indescrivibile intimidazione e di minacce pericolose si è verificato davanti alla sede del comitato elettorale del consigliere comunale del Pdl Gallera, dove sono state bruciate bandiere del Popolo della Libertà. Inoltre sono state lasciate scritte in cui si leggeva: Berlusca attento soffia ancora il vento. Il tutto accompagnato da chiari simboli di sinistra ora al vaglio della Digos che era sul posto". "È questa la Milano gentile che vuole il candidato della sinistra?", denunciano i vertici del Popolo della Libertà, "Con questi estremisti che già pensano di aver conquistato Milano, la democrazia e la libertà di pensiero sono a rischio. Il centrodestra governa questa città da 15 anni e mai si è macchiato di simili episodi. La nostra gente, che invitiamo a non reagire e a non intimorirsi, è lontana culturalmente da questi fanatici che non hanno rispetto delle leggi e della libertà degli altri".

La denuncia È stata formalizzata alla polizia intanto la querela di Franca Rizzi. L’episodio, avvenuto attorno alle 13 di ieri in via Osoppo, ha causato lesioni non tali da permettere la procedibilità d’ufficio da parte della Digos, che si è limitata a identificare il presunto aggressore. Lunedì tutti gli atti (il verbale d’identificazione, le testimonianze e gli accertamenti) saranno inoltrati all’autorità giudiziaria che a quel punto deciderà se procedere e per quale reato. Potrebbe essere ravvisato quello di lesioni (lievi) o il tutto essere derubricato nel meno grave reato di percosse. L’uomo identificato è un incensurato di 56 anni, che non risulta avere alcun collegamento con ambienti estremistici, con i centri sociali o avere commesso reati a sfondo politico o avere precedenti di ordine pubblico. L’uomo non è ancora stato formalmente sentito dai poliziotti, e quindi, al momento, non esiste una sua versione dei fatti anche se, stando alle testimonianze, la donna si sarebbe stesa a terra per il dolore causatole da un calcio, particolarmente avvertito anche per via di pregresse patologie, e per l’agitazione della lite.

Porgere l'altra guancia "La giornata di ieri è stata molto tesa e questo mi dispiace. Farò di tutto perché non avvenga più" prosegue Pisapia per spiegare che ai suoi sostenitori ha detto "addirittura di porgere l’altra guancia qualora fossero provocati o ci fosse addirittura violenza nei loro confronti". Pisapia ne parla, a margine di un incontro con i consiglieri comunali e i consiglieri di zona eletti, rispondendo a una domanda sulla giornata di ieri in cui ci sono stati scambi di accuse di aggressioni fra centrodestra e centrosinistra. "Sono successi incedenti sgradevoli - ha sottolineato l’avvocato -. Due dei miei sostenitori sono stati aggrediti e hanno presentato denuncia facendo nomi e cognomi. Sta indagando l’autorità giudiziaria". Secondo Pisapia "ci sono delle responsabilità ben precise di cui si avrà certezza in tempi molto brevi".

Tensione in città Secondo l’avvocato "bisogna far cessare questa tensione eliminando la possibilità che ci siano episodi di violenza. Io farò di tutto perché questo avvenga. L’ho fatto fino ad adesso. Ho cercato di tenere la campagna elettorale a livello del confronto e della serietà degli impegni. Non ho usato insulti, menzogne né accenti o modalità di dialogo non utile: c’è un dialogo violento che demonizza l’avversario. Semplicemente mi sono fermato a parlare con i milanesi dei tanti problemi irrisolti". Alla domanda se qualcuno abbia interesse a far crescere la tensione, Pisapia risponde che "c’è qualcuno che ha interesse. Certo non può avere interesse chi è vincente. Ognuno si assume le sue responsabilità. Io continuo a fare appelli alla calma".

Il figlio della vittima "Ritengo che si sia oltrepassato il limite della decenza". Alan Rizzi, assessore della giunta Moratti ricandidato e figlio di Franca, aggredita ieri nel mercato di via Osoppo, dopo il silenzio di ieri ha diffuso oggi un comunicato. La donna, afferma il figlio, "ieri è stata vergognosamente aggredita" ed "è scandaloso che nessuno della coalizione di Pisapia abbia preso le distanze, si sia dissociato, che nessuno si sia degnato di fare pubbliche scuse a mia madre e che, come al solito, ci si nasconda dietro a un dito. Sono stufo di sentire le solite menzogne 'Non era un nostro militante, sicuramente è stato provocato, il Pdl cerca lo scontro fisico' eccetera eccetera. È da ieri - prosegue Rizzi - che sento fiumi di parole alle quali ho cercato di non dare peso in attesa di un’ unica parola: 'Scusa'. Quella parola ancora non l’ho sentita. Quest’uomo ha dimostrato di non avere valori morali, di non avere una coscienza, di non avere una dignità e io inorridisco al pensiero di averlo anche solo seduto tra i banchi del consiglio comunale".

La Russa non ci sta Il ministro della Difesa Ignazio La Russa contesta Pisapia per la presa di distanza sull’aggressione patita ieri da una militante di centrodestra, dicendo che si sarebbe invece aspettato dall’avvocato un gesto di scuse. "Ho sempre stimato Pisapia come persona - dice La Russa - e sinceramente mi sarei aspetto che invece di dire che le persone non erano del suo staff, fosse andato dalla signora a chiedere scusa per quello che i suoi, senza alcuna ragione, hanno fatto a danno della mamma di un assessore". La Russa smentisce la ricostruzione di Pisapia, confermando che Franca Rizzi è stata ieri colpita al mercato di via Osoppo da supporter del candidato sindaco. "È stato molto duro per una signora giovane anche se già di una certa età - ha detto La Russa - essere aggredita proditoriamente da un energumeno che, mi spiace per Pisapia, era insieme ad altri militanti suoi sostenitori e aveva lui stesso lo stemma di Pisapia con tanto di fischietti. Erano là tutti assieme, come a dire che erano un gruppo organizzato. Io - ha aggiunto il coordinatore nazionale del Pdl - mi sarei aspettato che fosse andato in ginocchio a chiedere perdono alla signora Rizzi, non che negasse che c’è una appartenenza da parte di chi forse ha immaginato di fare un salto nel tempo a quando era vietato a chi non era di sinistra esprimere opinioni. Mi sono molto meravigliato. Non appartiene al Pisapia che conoscevo perché assumersi le proprie responsabilità è importante". Secondo La Russa "ci sono decine di testimoni. Forse c’è addirittura una ripresa televisiva che qualcuno ha nascosto. Adesso stiamo cercando di capire dove è finita". E il dato comune alla "tensione di questi giorni è il disturbo programmato dei sostenitori di Pisapia all’attività di propaganda dei supporter della Moratti". Questo vale anche per l’episodio di piazza Cordusio dove un sostenitore di Pisapia ha denunciato di essere stato aggredito ed è finito al pronto soccorso. "Pisapia ha detto che anche uno dei suoi è stato ferito. Se è stato così mi dispiace molto, ma il dato comune nei due episodi - ha aggiunto - è che non si va a disturbare le manifestazioni di propaganda altrui. Non c’è stato un solo episodio in cui un banchetto, un gazebo di Pisapia sia rimasto oggetto di una contestazione. Non è nel nostro modo di fare. Il dato comune è il tentativo di sopraffazione culturale, di sopraffazione fisica che scimmiotta il clima degli anni ’70.

Per fortuna non siamo più negli anni ’70".

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