Cronache

Fatevi pure del male Ma lontano da noi

Come vendicarci degli indumenti che puzzano? Con le pistole a inchiostro

Fatevi pure del male Ma lontano da noi

Avere oggi una media età consente, tra gli altri privilegi, di conservare tra i ricordi anche il duro delle panche di quei cinema anni Settanta dove insieme a meravigliosi film si era costretti a inalare un paio d'ore di fumo. Una velenosa nube dai riflessi azzurrognoli che oggi farebbe inorridire anche il medico meno esperto di complicazioni tumorali. Eppure nessuno si sarebbe sognato di chiedere al vicino di poltrona di non accendere la sigaretta i cui miasmi si stratificavano su quelli dei mesi e degli anni precedenti su tappezzerie e dei tendaggi. E così odorava di pessimo tabacco anche la pelliccia di mamma tornata dopo aver visto uno strano film intitolato Arancia meccanica che avrebbe fatto molta più strada del fumo libero (e selvaggio) in cinema e ristoranti.

E chi mai avrebbe osato chiedere a papà di non accendere la sua rituale sigaretta nella sua JM3 verde british stipata della famiglia al completo? Nessuno. Sembra passata un'era geologica e invece conta solo pochi lustri la consapevolezza che fumare passivamente le sigarette altrui porti altrettanta morte. E senza nemmeno il piacere della boccata. Ricordo Alberto, un amico di straordinaria cultura, ma dagli atteggiamenti boccacceschi che a chi accennava a dar fuoco al suo tabacco minacciava di rispondere con mefitiche flatulenze.

Ecco, i non fumatori che non volessero scendere a tanta volgarità andrebbero dotati di pistole giocattolo da riempire non con acqua ma con inchiostro. E al vicino di tavolo al ristorante (seppure all'aperto) dovrebbero poter rispondere con un bello schizzo blu sulla camicia bianca. Se lui è libero di fumare, io sono libero di giocare. Una macchia fastidiosa da consegnare alla tintoria, ma molto meno invasiva del tumore al polmone che la sua maledetta sigaretta potrebbe provocarmi.

Anche in spiaggia. Anche se c'è la brezza. E non c'è bisogno di inerpicarsi sui crinali dottrinari del liberalismo che segna il limite della libertà di ciascuno nel non invadere mai e comunque quella altrui. Dovrebbe bastare la buona educazione, quella cosa che serve a mettere in riga con un precetto quando le nostre deboli forze non ce la dovessero fare i nostri istinti più indomabili. E basta con i ganassa pronti a vantarsi di saper resistere a tutto fuorché alle tentazioni. Fumatevele pure le vostre sigarette, ammazzatevi pure una boccata alla volta. Ma ben chiusi a casa vostra e con le vostre mogli e fidanzate.

Se saranno così incoscienti da permettervelo.

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