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Stonature e complotti: la morale alla rovescia della Vispa Teresa rossa

Il terrorismo islamico? "È colpa nostra E certe cose non accadono per caso...". Le uscite spericolate della campionessa del qualunquismo post-sessantottino

Stonature e complotti: la morale alla rovescia della Vispa Teresa rossa

Quanto è simpatica Fiorella Mannoia, una ne pensa e cento ne dice. Che poi un conto è essere Peter Gabriel, o il grande e defunto David Bowie, il quale però quando fu intervistato da Celentano con domande di una stupidità imbarazzante, tipo su cosa fare per ottenere la pace del mondo, commentò «ho capito subito che era un idiota». E senza essere neppure Jovanotti, che pensa positivo perché crede in una grande chiesa passa da Che Guevara e arriva fino a Madre Teresa, il più paraculo di tutti, e infatti è milionario. Invece Fiorella è il downgrading sfigato del software del pensiero grillino, la Vispa Teresa dalla testa rossa che saltella sul pratino post-sessantottino dell'impegno canterino smandrappato, la sinistra estrema in menopausa all'acqua di rose, all'acqua di fiorelle: tutti i luoghi comuni e luoghi comunisti li becca lei. L'ultima uscita è nota: a Bruxelles si fanno saltare in aria dei kamikaze islamici uccidendo decine di persone, e Fiorella commenta: «Siamo noi che ci facciamo odiare, noi li ammazziamo e loro ammazzano noi». È tutta colpa nostra, di noi occidentali sporchi e cattivi, «la religione non c'entra niente». Infatti prima di sparare urlano «Allah u Akbar!» così, per schiarirsi la voce. Va da sé che anche la strage di Parigi è colpa nostra, anzi dei potenti, «assassini come i terroristi». È la versione giuliva e semplificata di Giulietto Chiesa, e però è talmente sincera, questa chiesa di Fiorella, che non si può volerle male, a me fa tenerezza, e poi ha scritto belle canzoni, trent'anni fa. Io le credo e per esempio le suggerirei di andare a cercare al-Baghdadi avvolta nella bandiera arcobaleno e cantargli Come mi vuoi? Sempre che poi non si debba pagare il riscatto noi per riprendercela.Si preoccupa di tutto, Fiorella. Va in Africa e si fa fotografare tutta fiorellosa con i negretti, si preoccupa delle bambine pakistane, ma delle bambine stuprate in Iran e in gran parte dei Paesi arabi, quando appena hanno nove anni. E se ci pensa, non pensa che per impedirglielo dovremmo dichiarargli guerra e scendere in campo con delle truppe, era la dottrina Bush, imporre la democrazia, ma Fiorella è una pacifista, che non ho mai capito cosa significhi: o si è da una parte, o si è da un'altra. In compenso condivide su Facebook, commossa, un'immagine di Guernica di Picasso, ma non si domanda il nazismo come l'avremmo sconfitto: mettendo una Fiorella nei nostri cannoni?Non c'è catastrofe dove Fiorella non metta bocca. C'è il terremoto a L'Aquila e va lì con una t-shirt dedicata, con tanto di poesia postata su Facebook: «E quella notte si spensero le stelle/ e morirono di sete 99 cannelle/ Dopo tanto rumore non si sentì più niente. Solo l'eco del passi della città silente. L'Aquila nel cuore». Come poesia fa cagare, ma è così commovente, perché nessuno se la fila, Fiorella, solo quattro gatti, che commentano «la vergogna italiana!», «e nessuno pagherà!».

Ah, questi terremoti organizzati dai potenti per far strage della povera gente. Comunque, siccome è una che non smette mai di pensare, ha trovato la soluzione alla strage di Parigi, scoprendo che Bernard Maris, l'economista della Banque de France a favore della cancellazione del debito, era tra le vittime. «Un caso eh?». Macché, hai ragione Fiorella, deve essere stata la Merkel a ingaggiare gli attentatori per farlo fuori. Oppure Aldo Grasso, che sul Corriere della Sera scrisse di lei «credere di parlare a nome delle vittime e dei poveri solo perché si è vittima della povertà di idee». Aggiungendo: «Di fronte agli avvenimenti drammatici che stiamo vivendo, meglio non cercare verità nascoste, ma, voltairianamente, dire verità palesi». Risposta di Fiorella anima bella: «Questa frase, detta da un giornalista, fa tremare». In realtà voltairianamente non l'ha capita, ma è inutile spiegargliela, anzi. Prima che Fiorella faccia ricerche su Google, dichiaro subito: Aldo Grasso ha elogiato i miei romanzi, io per questo articolo sono stato pagato da Grasso, il quale è un agente segreto della Cia. D'altra parte Fiorella non si fida della «stampa ufficiale», solo de Il Fatto Quotidiano, la stampa clandestina. Infatti andò a cantare per la festa de Il Fatto, un flop clamoroso, il resto delle spese dovette pagarle il quotidiano stesso e il comune di Pietrasanta (non lo sa, io e Aldo Grasso avevamo pagato i cittadini per non andarci usando i fondi neri del Sisde).Oltre a essere una No War, è anche una No Tav, una No Animal (sono stati «creati» per stare nel loro habitat, però pur essendo religiosa sarà al contempo No Arca Di Noè), e ovviamente una No Triv, «perché l'Italia è il Paese più bello del mondo», e vabbè. Tuttavia si batté contro il nucleare, che non produce CO2, restano, non di regime, i pannelli solari, con i quali l'ex vate Beppe Grillo (Fiorella lo ha abbandonato per le posizioni sugli extracomunitari) copre appena un mese del consumo elettrico del suo villone, e non resterebbe energia neppure per illuminare un concerto di Capodanno. A proposito del concerto di Capodanno, dall'ultimo fu esclusa (anzi «estromessa», sebbene non si capisca perché dovesse esserci per forza), denunciando un altro complotto: «Non è colpa del Papa, ma di chi so io...», cioè di Matteo Renzi. Il quale sarà stato spaventatissimo di avere sul palco questa pericolosissima avversaria politica, sovvertitrice di folle, altro che Rosa Luxemburg, lei è Fiorella Luxemburg. Anche perché se era colpa del Papa lo avrebbe accettato, in quanto si dichiara una vera cristiana e avrà sicuramente la casa piena di immigrati a cui dare da bere, da mangiare, porgere l'altra guancia e tutto quello che vogliono gli si porga. E a Colonia si è visto che non vanno tanto per le spicce, le donne le stuprano e si prendono quello che vogliono, stai attenta Mannoia che questi se ti acchiappano ti violentano la Fiorella in nome di Allah.

Ma la religione non c'entra, tutta colpa nostra, ovviamente.

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