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Primarie Pd, Prodi esulta: "C'è stata una riscossa. Ora apriamo un capitolo nuovo"

Romano Prodi gongola per il successo delle Primarie del Partito Democratico vinte da Nicola Zingaretti: "Sono quasi tornato a casa"

Primarie Pd, Prodi esulta: "C'è stata una riscossa. Ora apriamo un capitolo nuovo"

"Sulla tessera vedremo. La tenda si è già molto riavvicinata. E si riavvicinerà del tutto se si seguirà una linea di apertura e di inclusione". La tessera è quella del Partito Democratico e le parole sono di Romano Prodi. Il padre fondatore dei dem, intervistato dal Corriere della Sera, esulta per il successo delle Primarie – oltre un milione e mezzo i militanti Pd che sono andati a votare – e per il trionfo di Nicola Zingaretti, che ha vinto la contesta, sbaragliando Martina e Giachetti, con una percentuale tra il 65 e il 70%.

L'ex due volte premier, dunque, si dice soddisfatto: "Ieri tra le persone che votavano ai gazebo ho avvertito la rinascita di uno spirito antico. Una riscossa psicologica inaspettata. Ritenevo che un’affluenza importante fosse indispensabile per dare forza al candidato vincente. E un'affluenza importante c’è stata […] Un milione per me era già un grande traguardo. Non si possono fare paragoni con le altre primarie. Questi numeri contano perché servono a chiudere con il passato e, allo stesso tempo, danno la possibilità di aprire un nuovo capitolo".

"Le primarie sono la più grande manifestazione di democrazia nel nostro Paese, non i giochini calati dall’alto sulle piattaforme digitali", aggiunge il Professore, tirando una stoccata al Movimento 5 Stelle. E proprio a proposito dei pentastellati, Prodi fa la sua riflessione: "Non so se il Pd stia recuperando quei consensi, dico però che c'è una grande attesa nel Paese. La gente è delusa da questo governo. Quando non aumentano i consumi, ma crescono i risparmi, vuol dire che manca la fiducia".

E, infine, chiosa così: "Un tempo chi aveva responsabilità si preoccupava del terzo dell'Italia escluso dallo sviluppo. Se si continua così gli esclusi arriveranno ai due terzi. Il problema è proprio questo: la spaccatura tra i pochi che hanno e i tanti che non hanno. Per il Partito Democratico questa è la grande sfida.

D'altra parte il Pd è il più grande partito veramente nazionale che, in quanto tale, ha la possibilità di unificare l'Italia".

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