"Io conoscono anche Gianna la sua vera ex moglie, che pur essendo ex moglie lo sente tre volte al giorno. E' forte essere e interpretare l'ex moglie di Carlo Verdone. Non è una vera ex, ogni cosa si riferisce a me. Quest'anno ci sarà un piccolo colpo di scena che non so dove andrà a finire nella quarta. Bisogna chiedere a Carlo cosa succederà con la sua ex moglie" così Monica Guerritore sul red carpet della Festa del Cinema di Roma, nel giorno della chiusura della manifestazione, per la presentazione della terza stagione di Vita da Carlo. (Alexander Jakhnagiev)
"Questa serie entrerà nelle vostre vite, come è entrata nella mia. Non riuscivo ad andare e non ce la facevo senza di Carlo. Insomma in questa serie ci sono anche io" così Stefania Rocca sul red carpet della Festa del Cinema di Roma, nel giorno della chiusura della manifestazione, per la presentazione della terza stagione di Vita da Carlo. (Alexander Jakhnagiev)
"E' stata una bella scrittura del copione, tanti avvenimenti che riguardano i personaggi che ruotano intorno a me e anche l'azzardo di essere direttore artistico del Festival di Sanremo. E' una cosa che non farei mai nella vita reale, non è il mio mestiere. Poi tornerò al cinema, anche se non so ancora cosa farò" così Carlo Verdone sul red carpet della Festa del Cinema di Roma, nel giorno della chiusura della manifestazione, per la presentazione della terza stagione di Vita da Carlo. (Alexander Jakhnagiev)
"Presentare a Roma la mia serie è un bellissimo regalo. Questa sera presenteremo in anteprima 4 puntate su 10 della terza stagione che uscirà a novembre. Si chiuderà con la quarta stagione, poi torno al cinema" così Carlo Verdone sul red carpet della Festa del Cinema di Roma, nel giorno della chiusura della manifestazione, per la presentazione della terza stagione di Vita da Carlo. (Alexander Jakhnagiev)
Servono almeno 50 milioni di euro per contrastare l'emergenza della Peste Suina Africana (Psa), che sta minacciando un settore strategico dell'agroalimentare italiano. E’ l’appello lanciato dal presidente Ettore Prandini all’incontro “Difendere la zootecnia per difendere l’agricoltura”, organizzato dalla Coldiretti per l’inaugurazione della Fazi di Montichiari, la più importante manifestazione italiana a livello internazionale dedicata all’allevamento. Un’occasione per fare un panoramica sul difficile momento della Fattoria Italia, colpita da una serie di emergenza tra Psa, malattia della lingua blu e aviaria, con un bilancio che sino ad oggi parla di centomila maiali, quasi quarantamila pecore e oltre centottantamila tacchini abbattuti, secondo l’analisi Coldiretti sulla base dei dati del Bollettino epidemiologico. Un impatto devastante sui bilanci degli allevamenti nazionali, che mette a rischio un settore che vale oltre 55 miliardi di euro e rende necessaria la messa in campo di misure immediate. Non a caso l’incontro ha visto la presenza, assieme al segretario generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo, del vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani (in collegamento), del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e del Commissario straordinario alla peste suina africana Giovanni Filippini. “Le misure annunciate dal Commissario straordinario Filippini, come la collocazione delle barriere autostradali per fermare i cinghiali, principali vettori del virus, e il depopolamento, rispondono alle proposte di Coldiretti di due anni fa - ha spiegato Prandini -. Ora, però, è indispensabile accompagnare queste azioni con l'erogazione immediata degli indennizzi agli allevamenti colpiti per evitare gravi danni economici”. L’edizione di quest’anno della Fiera è peraltro la prima senza la presenza di maiali, mucche e pecore, in “lockdown” volontario anche per il senso di responsabilità di Coldiretti, che, di fronte all’attuale situazione di emergenza, ha lavorato per evitare che la loro partecipazione potesse rappresentare un’ulteriore causa di diffusione di Psa e lingua blu. Coldiretti (Alexander Jakhnagiev)
Servono almeno 50 milioni di euro per contrastare l'emergenza della Peste Suina Africana (Psa), che sta minacciando un settore strategico dell'agroalimentare italiano. E’ l’appello lanciato dal presidente Ettore Prandini all’incontro “Difendere la zootecnia per difendere l’agricoltura”, organizzato dalla Coldiretti per l’inaugurazione della Fazi di Montichiari, la più importante manifestazione italiana a livello internazionale dedicata all’allevamento. Un’occasione per fare un panoramica sul difficile momento della Fattoria Italia, colpita da una serie di emergenza tra Psa, malattia della lingua blu e aviaria, con un bilancio che sino ad oggi parla di centomila maiali, quasi quarantamila pecore e oltre centottantamila tacchini abbattuti, secondo l’analisi Coldiretti sulla base dei dati del Bollettino epidemiologico. Un impatto devastante sui bilanci degli allevamenti nazionali, che mette a rischio un settore che vale oltre 55 miliardi di euro e rende necessaria la messa in campo di misure immediate. Non a caso l’incontro ha visto la presenza, assieme al segretario generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo, del vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani (in collegamento), del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e del Commissario straordinario alla peste suina africana Giovanni Filippini. “Siamo in una fase molto complessa, stiamo gestendo importanti emergenze sanitarie come la Psa, l'influenza aviaria e la blue tongue che necessitano di piani strategici chiari e condivisi in linea con le nuove disposizioni comunitarie ha spiegato Filippini -. Stiamo lavorando per ridefinire azioni alla luce di scenari sanitari mutevoli e spesso collegati ai cambiamenti climatici come ad esempio le malattie trasmesse da vettori. Le.nostre azioni sono rivolte alla tutela dell'intero settore zootecnico e le sue produzioni stando sempre molto attenti al benessere e alla salute dei nostri animali con un approccio one health per la salvaguardia anche della salute dell'uomo e dell'ambiente”. Coldiretti (Alexander Jakhnagiev)
Servono almeno 50 milioni di euro per contrastare l'emergenza della Peste Suina Africana (Psa), che sta minacciando un settore strategico dell'agroalimentare italiano. E’ l’appello lanciato dal presidente Ettore Prandini all’incontro “Difendere la zootecnia per difendere l’agricoltura”, organizzato dalla Coldiretti per l’inaugurazione della Fazi di Montichiari, la più importante manifestazione italiana a livello internazionale dedicata all’allevamento. Un’occasione per fare un panoramica sul difficile momento della Fattoria Italia, colpita da una serie di emergenza tra Psa, malattia della lingua blu e aviaria, con un bilancio che sino ad oggi parla di centomila maiali, quasi quarantamila pecore e oltre centottantamila tacchini abbattuti, secondo l’analisi Coldiretti sulla base dei dati del Bollettino epidemiologico. Un impatto devastante sui bilanci degli allevamenti nazionali, che mette a rischio un settore che vale oltre 55 miliardi di euro e rende necessaria la messa in campo di misure immediate. Non a caso l’incontro ha visto la presenza, assieme al segretario generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo, del vicepremier e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani (in collegamento), del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e del Commissario straordinario alla peste suina africana Giovanni Filippini. “Siamo in una fase molto complessa, stiamo gestendo importanti emergenze sanitarie come la Psa, l'influenza aviaria e la blue tongue che necessitano di piani strategici chiari e condivisi in linea con le nuove disposizioni comunitarie ha spiegato Filippini -. Stiamo lavorando per ridefinire azioni alla luce di scenari sanitari mutevoli e spesso collegati ai cambiamenti climatici come ad esempio le malattie trasmesse da vettori. Le.nostre azioni sono rivolte alla tutela dell'intero settore zootecnico e le sue produzioni stando sempre molto attenti al benessere e alla salute dei nostri animali con un approccio one health per la salvaguardia anche della salute dell'uomo e dell'ambiente”. Coldiretti (Alexander Jakhnagiev)
Il responsabile sarebbe già stato preso, mentre la giovane vittima, di soli 14 anni, è sconvolta
"Johnny Depp mi ha lasciato libero e si è fidato di me. E' il modo migliore. Mi ha detto delle cose e abbiamo discusso delle scene. Abbiamo avuto scambi intensi. Il risultato è come essere guidati da un regista come Johnny. E' bellissimo perché lui ti spinge oltre il limite" così l'attore Riccardo Scamarcio, sul red carpet in occasione della proiezione del film diretto da Johnny Depp Modì. (Alexander Jakhnagiev)
"All'inizio non ci credevo, pensavo fosse uno scherzo. Ne sono stata molto lusingata. E' un attore che adoro e non lo conoscevo come regista. E' stata una grande opportunità per me" così l'attrice Luisa Ranieri alla Festa del Cinema di Roma, sul red carpet in occasione della proiezione del film diretto da Johnny Depp Modì. (Alexander Jakhnagiev)