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Teatro

I Legnanesi: “I dialetti italiani sono una risorsa, devono essere conservati e non devono essere dimenticati”

Teatro Repower di Assago soldout da parecchi mesi, tante risate e tanta allegria per lo spettacolo dei Legnanesi dal titolo: “7° …Non Rubare”. La storica e affermata compagnia teatrale en travesti che recita in dialetto legnanese e che quest’anno compie 75 anni di attività, propone uno spettacolo itinerante (in varie regioni del nord Italia) diretto da Sandra Musazzi con coreografie di Valentina Bordi. Tra i loro segreti sicuramente quello di riuscire sempre a rimanere al passo con i tempi e divertire un pubblico trasversale (dai cinque anni in su) senza mai essere volgari. “E’ vero che siamo multietnici, ma il dialetto fa parte delle nostre radici, è un bene prezioso che deve essere conservato e che non deve essere dimenticato a livello nazionale, in tutte le regioni d’Italia”, afferma Italo Giglioli (Il Giuan…l’articolo è assolutamente d’obbligo davanti ai nomi dei componenti della famiglia Colombo da Legnano). Ma cosa è cambiato negli anni per i Legnanesi? “Innanzitutto ’è stato un cambio di guardia (i fondatori sono stati Felice Musazzi e Tony Barlocco, gli attuali attori portano avanti la compagnia da oltre vent’anni); è cambiata la comicità, abbiamo lavorato sui testi scritti da Mitia del Brocco e sulla velocità delle battute; la compagnia è nata come filodrammatica, nel tempo abbiamo ringiovanito i personaggi, cabaretizzando lo spettacolo. Tutto parte sempre dal cortile, luogo delle nostre radici e della nostra nascita (nei loro spettacoli comici gli attori propongono al pubblico figure satiriche che erano tipiche della corte lombarda poi da lì possiamo spaziare in lungo e in largo, ma parliamo e lavoriamo sempre sull’ attualità”, racconta Antonio Provasio (La Teresa – moglie di Giuan). Anche le musiche, i costumi e le scenografie sono un fiore all’occhiello per la colorata e allegra famiglia Colombo da Legnano (I Legnanesi). “I costumi sono il frutto di una ricerca continua e sono fatti con tessuti rigorosamente italiani e le musiche sono più veloci rispetto al passato per dare più allegria al teatro”, afferma Enrico Dalceri (La Mabilia - figlia di Teresa e Giuàn).

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