Allarme lavoro Fincantieri si ribella anche alla politica

Il ridimensionamento dello stabilimento di Sestri Ponente e la chiusura di Riva Trigoso. Dopo le anticipazioni sul piano di rilancio di Fincantieri ieri nei due presidi liguri è scoppiata la protesta degli operai che hanno occupato gli stabilimenti: a Sestri Ponente lo sciopero è durato circa due ore con gli operai riuniti in assemblea ad inizio turno ed un corteo all’interno delle aree di cantiere. Situazione più difficile a Riva Trigoso dove i lavoratori hanno deciso di occupare la direzione su richiesta dei sindacati, occupazione che è andata avanti fino alle 13 quando l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono ha fatto sapere ai rappresentanti sindacali che è pronto ad accettare un incontro che possa chiarire le volontà dell’azienda. La chiusura dello stabilimento, infatti, fa solo parte di una delle bozze dei tre piani che Fincantieri ha proposto all’azionista Fintecna.


Quanto basta però per mettere in agitazione i dipendenti e scatenare le reazioni anche dal mondo della politica. «Quello che sorprende è che a Riva Trigoso insistono rilevanti carichi di lavoro: abbiamo ordini per 4 miliardi fino al 2014 - spiega Sergio Migliorini, segretario generale Cisl Liguria -. (...)

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