«Siamo sulla buona strada. E se quanto promesso arriverà, allora possiamo davvero tirare un sospiro di sollievo». L'auspicio di Pina Rando presidente artistico del teatro Modena è grande. Una tenacia quella della Rando, che unita alla professionalità del direttore artistico Giorgio Gallione, ha permesso che la quattordicesima stagione del Teatro dell'Archivolto potesse ripartire con un cartellone ricco di titoli e novità. Insomma, malgrado i pesanti problemi economici, che da tempo mettono a rischio il funzionamento e la stessa sopravvivenza della struttura, presidente e direttore, camminano ancora verso un'unica direzione: replicare il successo dello scorso anno, che ha portato il teatro al pareggio di bilancio, con un avanzo addirittura di 8mila euro. Chiaro è, che i problemi non sono ancora risolti, visto l'accumulo di un debito di 2 milioni con le banche, acceso per la ristrutturazione e la gestione del teatro. Risultato, che pur marginalmente e cautamente, porta l'Archivolto a guardare con ottimismo il futuro.
«È vero nel 2009 abbiamo chiuso con un pareggio di bilancio. E non solo - chiarisce soddisfatta Rando -. Siamo riusciti a pagare anche un po' di debiti pregressi. Il successo ottenuto è stato reso possibile grazie a l'aiuto di tanti che si sono prodigati. Parlo dell'apporto bipartisan di alcuni parlamentari liguri (Pinotti, Bornacin e Musso), dei contributi dei tanti sponsor e dell'aiuto del Ministero per i Beni Culturali e degli enti locali. Per il 2010 siamo sulla buona strada. Mancano ancora all'appello alcuni sponsor. Ma dovremmo farcela. Chiaramente - continua - stiamo dando per scontato che i soldi pubblici quest'anno, siano gli stessi dello scorso anno. Staremo a vedere». Il presidente Rando spera infatti che le somme stanziate in termini di contributi straordinari possano essere le stesse del 2009: il Ministero ha versato nelle casse dell'Archivolto 367mila euro; 250mila sono arrivati dal Comune; 50mila dalla Provincia mentre gli sponsor privati hanno contribuito con 300mila euro. «In prima linea c'è da sempre la Compagnia di San Paolo - aggiunge il presidente - ma un grazie sentito va anche alla Erg; Unicredit; Coop; Unieco; Basko; Gruppo Grendi; Saar e Silomar.
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