Bahrein Per prevenire insurrezioni il re regala duemila euro a famiglia

La protesta fa paura e c’è chi cerca di prevenirla a suon di quattrini. Per arginare i venti di rivoluzione che soffiano da Tunisia ed Egitto, il re del Bahrein ha annunciato che donerà a ogni famiglia un assegno di mille dinari, pari a duemila euro. L’iniziativa del sovrano è stata annunciata da Al Jazira. Per la prossima settimana, per il decimo anniversario della Costituzione, sono già state convocate manifestazioni per chiedere riforme politiche, sociali ed economiche. Il Bahrein è considerato il più vulnerabile tra i paesi del Golfo. La Casa reale, per prevenire le proteste, ha fatto diverse concessioni nelle ultime settimane, come l’aumento della spesa sociale e la scarcerazione di diverse persone arrestate nel corso di una retata, lo scorso agosto, contro alcuni gruppi sciiti. Secondo analisti e diplomatici il gruppo di opposizione sciita, Wefaq, attenderà di valutare le concessioni del governo. Scontri fra sostenitori del presidente e oppositori sono avvenuti invece ieri nello Yemen. Migliaia di giovani sono scesi in piazza a Sanaa per chiedere le dimissioni del presidente Saleh.

«Dopo Mubarak è il tuo turno Saleh» e «Il popolo vuole la caduta del regime», hanno intonato i circa 4mila studenti che hanno marciato verso piazza Tahrir (omonima di quella del Cairo). Ma lì si erano riuniti circa diecimila sostenitori del presidente Saleh, che li hanno attaccati, armati di bastoni e coltelli. Almeno due manifestanti sono rimasti feriti.

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