Elezioni Amministrative

Ballottaggi, affluenza in calo per Province e Comuni

Urne aperte dalle 7 alle 15 per i ballottaggi. Nelle Province sfide cruciali a Milano (con il Pdl in netto vantaggio al primo turno) Torino (con il Pd che resiste). Per i Comuni attesa per l'esito della sfida Galli-Renzi a Firenze. Alle 22 affluenza al 32,2% per le Province e al 44,9% per i Comuni

Ballottaggi, affluenza in calo 
per Province e Comuni

Milano - Ultima giornata di voto per i ballottaggi delle ammistrative (Province e Comuni):  seggi aperti dalle 7 alle 15. Al primo turno, che si è tenuto il 6 e 7 giugno in contemporanea con le Europee - mentre stavolta si vota anche per il referendum elettorale - il centrodestra ha riportato una significativa vittoria, strappando al centrosinistra l’amministrazione di diverse Province e Comuni maggiori. I ballottaggi riguardano soprattutto il Centro-nord, dove più forte è la presenza della Lega Nord. Ma conteranno anche le scelte dell’Udc, dato che i centristi hanno deciso di optare caso per caso se stare con il Pdl e i suoi alleati o, più spesso, col Pd e il centrosinistra.

Affluenza in calo Per i ballottaggi delle elezioni provinciali fino alle ore 22 ha votato il 32,2% degli elettori. Lo rende noto il Viminale. Al primo turno, quando la terza rilevazione fu fatta alle ore 19 di domenica 7 giugno, l'affluenza era stata del 55,5%. Per i ballottaggi delle elezioni comunali fino alle ore 22 di oggi ha votato il 44,9% degli elettori. Al primo turno, quando la terza rilevazione fu fatta alle ore 19 di domenica 7 giugno, l'affluenza era stata del 63,8%.

Milano la chiave Tra le località al voto, ha un’importanza simbolica la Provincia di Milano, amministrata nella scorsa legislatura dal centrosinistra grazie alle divisioni nel centrodestra. Il presidente uscente Filippo Penati ha avuto il 38,8% dei voti, contro il 48,8% di Guido Podestà, candidato del Pdl e della Lega, stavolta uniti. Si rivota anche per la Provincia di Torino, governata fin qui dal centrosinistra. Il presidente uscente Armando Saitta ha avuto due settimane fa il 44,33% dei voti, mentre Claudia Porchietto, del centrodestra, era al 41,5%. Tra le altre province interessate ci sono anche Arezzo (centrosinistra in vantaggio al primo turno), Belluno (centrodestra in vantaggio al primo turno), Cosenza (centrosinistra), Ferrara (centrosinistra), Frosinone (centrodestra), Lecce (centrodestra), Rimini (centrosinistra), Savona (centrodestra) e Venezia (centrodestra).

I Comuni Per quanto riguarda i Comuni, il centrodestra prova a strappare la guida di Bari al Pd, mentre a Firenze il candidato democratico deve recuperare i voti della sinistra, andati al primo turno a un altro sfidante. A Bologna il centrodestra prova a riprendere invece i voti andati a un suo ex sindaco: anche lì il centrosinistra è oltre il 49%. Ma si vota anche ad Avellino (dove al primo turno c’erano 400 voti di scarto tra i due schieramenti), a Brindisi (centrodestra in testa), a Cremona (centrodestra), a Ferrara (centrosinistra), a Foggia (centrodestra), a Padova (centrosinistra) e a Terni (centrosinistra). Le urne sono aperte oggi dalle 8 alle 22, domani dalle 7 alle 15.

Subito dopo inizierà lo spoglio delle schede, a partire dal quelle del referendum, per proseguire con provinciali, comunali ed eventuali circoscrizionali.

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