Basket

Ci voleva Varese per risvegliare Milano

Nel derby lombardo finito 94-63 una boccata d’ossigeno per l’Armani. Ma i guai restano

Ci voleva Varese per risvegliare Milano

Ascolta ora: "Ci voleva Varese per risvegliare Milano"

Ci voleva Varese per risvegliare Milano

00:00 / 00:00
100 %

Ci volevano i cari nemici di Varese per curare i troppi mali dell’Armani. Una fiammata nel primo quarto, parziale di 16 a 0 in 5 minuti, e partita in ghiaccio: 29-13.

Per gli ottomila del Forum che avevano tante cose da chiedere, dopo la figuraccia col Villeurbanne, in pratica mesta chiusura della storia milanese in Eurolega di questa stagione, un pomeriggio tranquillo dedicato al Ricci (nella foto) che ieri ha risolto facili equazioni contro la non difesa varesina: 19 punti in 27 minuti, 8 su 13 al tiro, 10 rimbalzi. Serviva una partita di espiazione senza doversi scorticare le ginocchia, approfittando delle debolezze di Varese che andava sotto fisicamente in ogni confronto, lavorando abbastanza bene per limitare i tiratori da 3 avversari tenuti al 20 per cento, dominando a rimbalzo (54 a 28) dove Milano ha sempre avuto problemi. Ieri non sembrava, ma questo per la poca sostanza della squadra varesina che certo non ha fatto una bella conoscenza con il nuovo acquisto Besson, 8 punti in 27 minuti con un mortificante 0 su 5 da 3. Certo per avere il perdono ci vorrà tempo, magari nel prossimo fine settimana affrontando a Milano il Partizan Belgrado di Obradovic e poi domenica a Bologna la Virtus Segafredo che ieri a Sassari è rimasta incantata dal piccolo texano Jefferson, 29 punti in 31’ con un 7 su 10 da 3 e le stoccate finali per il 93-88 che porta in zona sollievo la squadra sarda, permettendo a Milano di raggiungere la rivale a quota 30 punti.

Per l’Armani, dopo giornate d’inferno, con l’infermeria sempre piena, le sconfitte di coppa con Napoli e quella col Villeurbanne, ci voleva un pannicello almeno tiepido e il 91-63 finale lasciando fuori Napier, il lungodegente Mirotic, Flaccadori, Tonut, pur non ingannando chi contesta una squadra costruita davvero male, dice che forse qualcosa si potrebbe ancora fare, nella speranza che Shields ritrovi se stesso e Hines tenga in piedi la baracca sotto canestro.

Poteva essere la giornata di festa completa se a Belgrado la giovanile che aveva vinto in Italia il torneo della next gen non avesse incontrato in finale del torneo dell’Eurolega il Barcellona dalle mille risorse perdendo 104-85 al termine di un torneo giocato benissimo dai giovani dell’Armani che si spera diventino davvero il futuro.

Commenti