«Bilancio, Pisapia è come Pinocchio»

«Pisapia ogni giorno una bugia» si presentano in aula con un Pinocchio gigante i rappresentanti dell’opposizione per denunciare le falsità e le promesse elettorali disattese dalla giunta. «Siamo qui per smascherare le bugie del sindaco- spiega il capogruppo del Pdl Carlo Masseroli - e così faremo per i prossimi cinque anni, perché i milanesi sappiano di essere stati presi in giro». «La gente se n’è già accorta - spiega Giulio Gallera, vicecapogruppo, sventolando le 250 mail arrivate di cittadini indignati e pentiti di aver votato il centrosinistra». Così annunciano un migliaio di emendamenti per correggere la manovra lacrime e sangue firmata Bruno Tabacci, a partire dall’aumento della soglia di esenzione Irpef.
A settembre Pdl Lega e Milano al centro tappezzeranno la città di manifesti «per raccontare ai milanesi cosa li aspetta, a partire proprio dall’addizionale Irpef». «Pisapia ha preso in giro gli elettori - attacca Massimiliano Bastoni, consigliere della Lega -: aveva promesso che non avrebbe messo le mani nelle tasche dei cittadini e invece l’ha fatto». Poi l’opposizione snocciola l’elenco delle bugie che Pisapia - Pinocchio ha raccontato fino ora: «Primo: la giunta ha parlato di “merit system” per giustificare il licenziamento di 31 dirigenti del Comune - spiega Masseroli - dicendo che non avevano le professionalità adatte per ricoprire gli incarichi cui erano preposti, ma si trattava di spoil system vero e proprio. Secondo: hanno detto che l’accordo di programma di Expo approvato era completamente diverso dal nostro, e invece è identico. Hanno giustificato l’aumento del biglietto dicendo che la legge gli obbligava a farlo, ma non è vero. Non solo, il 20 marzo il consiglio comunale votò all’unanimità la contrarietà all’aumento delle tariffe dei mezzi. Per non parlare della promesa disattesa della gratuità dei mezzi per gli over 65, ma hanno stabilito la gratuità per gli over 70 con difficoltà economiche». Il Pinocchio di legno dura in aula cinque minuti, viene fatto rimuovere dal vicepresidente del consiglio Andrea Fanzago (Pd) che ammonisce i consiglieri d’opposizione ricordando che «qui non siamo in Parlamento». Poco dopo si accende una violenta discussione sull’ordine dei lavori proposto a maggioranza dell’ufficio di presidenza per accorpare la discussione sull’addizionale Irpef e sul conseguente assestamento di bilancio. Una soluzione che scatena la protesta di un’opposizione pronta a dare battaglia. Un atteggiamento che non è piaciuto alla vicesindaco Maria Grazia Guida: «Il Pinocchio in arancione, le urla di Gallera e di altri consiglieri: anche oggi (ieri ndr) in aula la ex maggioranza ha dato una prova di non responsabilità nei confronti dei cittadini. Non si possono affrontare questi temi, che sono così importanti, trasformandoli in una carnevalata penso che questo Milano non se lo meriti, assolutamente, abbiamo invece bisogno di collaborare tutti con grande responsabilità perchè dobbiamo fare gli interessi degli ultimi».


«L’opposizione a corto di argomenti sceglie il caos - attacca Carmela Rozza, capogruppo del Pd - la nostra opposizione non ha mai messo in discussione variazione di bilancio e l’assestamento di bilancio». Oggi e domani si replica. Lavori forzati per l’aula che dovrà discutere un migliaio di emendamenti e approvare la manovra prima delle vacanze.

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