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Milan, che scossa

Discorso pregara di Cardinale e Ibra, poi i rossoneri battono la Roma sempre più in crisi soffrendo solo nel finale: zona Champions blindata

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Milano - Il Milan si rimette in marcia strappando un sorriso a Gerry Cardinale, arrivato per decifrare il destino futuro del club. Si rimette in marcia puntellando il suo terzo posto e piegando la Roma con un rotondo 3 a 1 grazie ai centri dei tre francesi, prima Adli, poi Giroud, finale con Theo, irresistibile e tornato finalmente al suo più autentico mestiere, di spina nel fianco dei rivali, a sinistra. Se non brilla Leao, provvede Hernandez a colmare qualche lacuna (preso anche un palo) e con lui gli altri due connazionali Adli (tra i migliori) e Giroud (a quota 11). Da non dimenticare le preziose imprese del suo portiere, Maignan, decisivo in almeno due tornati della sfida. Così Pioli risponde alla delusione patita mercoledì scorso in coppa Italia: dietro il risultato, c`è anche del buon calcio che è forse la migliore garanzia per il futuro.

La Roma che non ti aspetti parte pancia a terra, almeno nei primi 10 minuti, forse per sorprendere e per smentire i giudizi feroci sul suo calcio scheletrico. E il Milan, appena arringato negli spogliatoi dal proprietario Cardinale arrivato dagli Usa, patisce qualche difficoltà prima di prendere le misure e di ripartire col suo palleggio ritmato. Il premio alla trama disegnata da destra verso il centro arriva grazie alla giocata di Adli (al primo centro in rossonero) che sul limite dell`area finta col destro, vira a sinistra e trova l`angolo scoperto del portiere romanista schierato a sorpresa da Mourinho (in tribuna con cappellino al fianco di Thiago Pinto). Sembra l`inizio di una nuova sfida che risulta scandita da un paio di buonissime iniziative del Milan: Theo Hernandez scolpisce l`incrocio dei pali, Pulisic di testa (su deliziosa traiettoria di Leao) sfiora il palo lontano. Ma attenti perché la Roma non sta a guardare: sembra ignorare Lukaku ma riesce a liberare prima Celik e poi Paredes. Su entrambi Maignan c`è.

Per evitare rogne, il vice- Mourinho sbuca dall`intervallo con Pellegrini al posto dell`ammonito Mancini ma sulle prime la mossa non consente alla Roma di sottrarsi all`assedio milanista che trova un secondo sigillo nel giro dei primi minuti della ripresa. Come? Con un arcobaleno di Adli spedito da sinistra verso destra che trova Kjaer libero e pronto a fare da sponda per il facile colpo di testa di Giroud a centro porta. Sfida riaperta a metà frazione: sgambetto di Calabria su Pellegrini (da sponda di Lukaku) sulla soglia dell`area, rigore inevitabile trasformato da Paredes (tiro forte e centrale) che se ne assume la responsabilità. Nella serata tutta francese del Milan risorto dopo il ko in coppa Italia, provvedono Giroud e Theo Hernandez. Riescono a cancellare tutte le ansie montate nello stadio dopo il rigore romanista. La combinazione tra i due è di quelle irresistibili: palla dai e vai da Theo a Giroud, restituita col tacco e sinistro velenoso che finisce sotto la traversa.

Ad onore della Roma bisogna ricordare il velenoso destro di Pellegrini deviato in angolo dallo strepitoso Maignan.

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