Felice Manti
da Milano
Nella Finanziaria si nasconde lennesimo regalo a Cgil, Cisl e Uil. È «nascosto» in due articoli, il 177 e il 178. Prevedono che un imprenditore che voglia autodenunciare un lavoratore in nero debba obbligatoriamente coinvolgere i tre sindacati più rappresentativi, in quello che si configura un vero e proprio condono. Il primo ad accorgersene è stato leditorialista Pietro Ichino sul Corriere della Sera, che lo scorso 31 ottobre aveva sollevato il velo sugli articoli 177 e 178 della Finanziaria. Senza dire che in realtà quei due articoli sono incostituzionali.
«Così si regala a Cgil, Cisl e Uil il potere di grazia, che spetta solo al capo dello Stato, e si vìola larticolo 39 della Costituzione». A sostenerlo è il professor Sergio Fois, docente emerito di Dottrina dello Stato allUniversità di Sassari. Nei due articoli della manovra, «contorti e di difficile interpretazione - aggiunge Fois - lemersione del lavoro nero prevede come condizione necessaria e pregiudiziale un accordo sindacale tra il privato e le sigle maggiormente rappresentative».
«Quello che si sta configurando - sottolinea il docente universitario, già membro laico del Csm e della Corte dei conti - è un condono vero e proprio» su una sanzione penale e amministrativa. «Un provvedimento - aggiunge il costituzionalista - che si scontra con il potere di grazia del presidente della Repubblica. Quello del Quirinale è un potere esclusivo, come è stato recentemente sancito dalla decisione della Corte Costituzionale sul conflitto di attribuzione tra il Guardasigilli e il Capo dello Stato», sollevato dallallora ministro della Giustizia Roberto Castelli. Non solo. Secondo Fois, «stabilire che questo accordo deve tenersi tra il datore di lavoro e i sindacati maggiormente rappresentativi, cioè Cgil, Cisl e Uil, rende carta straccia larticolo 39 della Costituzione, che stabilisce la libertà di associazione sindacale.
Per il docente universitario, quei due articoli della Finanziaria si configurano come il tentativo di assicurare a Cgil, Cisl e Uil un potere pubblico: «Si sta verificando quello che denuncio già dal 1978.
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