Dopo l'«azzeramento del settore» - testuali parole del ministro Maurizio Lupi - ad opera del governo Monti, la Nautica prova a uscire dal tunnel grazie a una ritrovata attenzione nei palazzi del potere. Un'altra battaglia vinta da Ucina-Confindustria Nautica e dal suo presidente, Anton Francesco Albertoni. E si sa, quante più battaglie si vincono, le probabilità di vincere la guerra aumentano. La Nautica s'è desta? Non proprio. Diciamo che ha reagito con determinazione sia alla crisi sia alle «terapie bocconiane». Il «decreto del fare», infatti, contiene un paio di disposizioni che dovrebbero dare un primo impulso al rilancio sia dell'industria sia del turismo nautico.
Tassa di possesso. L'imposta è stata cancellata per le imbarcazioni fino a 14 metri mentre sono state dimezzate le aliquote per le unità da 14 a 20 metri dando un forte segnale di discontinuità politica proprio all'inizio della stagione. Aliquote invariate, invece, per i maxi yacht.
Il noleggio occasionale. Le nuove regole favoriscono sia il proprietario dell'imbarcazione - che può rifarsi di alcune spese - sia le aziende di chartering che, grazie a questa novità legislativa, potranno reperire, affittandole dai privati, parte delle unità da utilizzare per il proprio servizio senza necessariamente doverne acquistare di nuove. Il noleggio occasionale da parte del proprietario della barca, elimina il tetto di importo (30mila euro) precedentemente fissato per l'applicazione del regime forfettario al 20% e, di contro, fissa un limite in giornate annue in cui poter svolgere tale attività (60) a tutela degli operatori commerciali del settore. Va ricordato che il noleggio occasionale non dà luogo, per legge, a una vera e propria attività commerciale. E pertanto, non beneficia delle detrazioni previste in quest'ultimo caso.
«Le nuove disposizioni - dice Anton Francesco Albertoni - sono un'importante testimonianza di come il governo abbia finalmente ripreso a considerare la nostra industria e il turismo ad essa legato, settori centrali e rappresentativi di un'opportunità di crescita economic. Abbiamo particolarmente apprezzato le parole del ministro Lupi che ha definito la nautica «un settore di eccellenza che è stato azzerato, e quindi meritevole di un segnale forte da parte dell'esecutivo».
Albertoni, inoltre, auspica «un cambio di percezione della nautica e del diportismo anche a livello di pubblica opinione, che restituisca cioè agli imprenditori del settore l'orgoglio di rappresentare una delle migliori eccellenze italiane che il mondo ci riconosce».
Il nuovo Salone. Ma il 2013 è l'anno delle novità. Non solo decreti, ma anche scelte di buon senso. Il 53° Salone Nautico Internazionale di Genova cambia pelle. A cominciare dai giorni della rassegna. Diventano cinque invece di nove (2-6 ottobre). I vertici degli organizzatori - Ucina e Fiera di Genova - hanno quindi annunciato l'innovativo layout con molteplici aree tematiche, e i nuovi servizi: «Il Nautico 2013 sarà molto diverso da quelli che l'hanno preceduto - è il commento unanime - Proporremo un evento dalla formula evoluta, nata dall'ascolto e dall'approfondimento di tutte quelle istanze che erano emerse da più parti già al termine dell'edizione 2012.
Riconfermato l'ormai collaudato fuorisalone GenovaInBlu.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.