Bepi Castellaneta
da Bari
Per fare festa hanno scelto uno dei locali più noti della città, a pochi passi dalla questura, in pieno centro e a ridosso del borgo antico; cibo in abbondanza, birra a fiumi, calici sempre pieni, urla, risate, cori, il tutto sulle note di musica latino-americana sparata a tutto volume. Loro, i convitati a quella serata di baldoria, gente accomunata da un consolidato curriculum criminale alle spalle, si sono ritrovati attorno a un tavolo per un brindisi, per così dire, giudiziario: in poche parole, hanno brindato allindulto, un cin cin in grande stile che suona come una drammatica beffa e una preoccupante sfida in una città segnata da una serie di agguati che hanno riportato il terrore in centro e nelle periferie, una città dove commercianti, farmacisti e tabaccai vivono nellincubo della rapina quotidiana e dove magistrati e forze di polizia sono costretti a fare i conti con lennesima emergenza.
Il racconto dellallucinante serata organizzata per festeggiare il provvedimento di clemenza che ha restituito alla libertà boss, luogotenenti e gregari della criminalità barese, risale a qualche giorno fa ed è emerso durante lincontro tra il sindaco Michele Emiliano, alla guida di una giunta di centrosinistra, e i gestori dei pub, una riunione fissata dopo lomicidio del proprietario di uno dei locali più frequentati dalla città ucciso da un rapinatore durante la notte di Halloween. Il bandito è stato arrestato poco dopo dalla polizia, gli inquirenti ripetono che «Bari non è Napoli», ma la tensione rimane. E la situazione si è fatta ancor più grave dopo lindulto che in Puglia ha restituito alla libertà 1.399 persone, di cui oltre cinquecento solo a Bari e provincia. Contro la legge si è scagliato il sindaco Emiliano, ex sostituto procuratore antimafia che non ha esitato a definirla «sciagurata» nonostante sia stata varata da un governo del suo stesso colore politico; inoltre, sulla nuova norma è intervenuto anche il procuratore generale Riccardo Dibitonto, che ha rincarato la dose dicendo chiaro e tondo che così si corre il rischio di «destabilizzare la società civile». Parole che fotografano una situazione divenuta incandescente, visto che tra le file degli scarcerati ci sono anche personaggi di spicco della malavita, compresi alcuni soldati delle cosche, gente dal grilletto facile.
In effetti da alcune settimane a Bari la preoccupazione si respira nellaria. E in questo scenario già allarmante che ha spinto la gente a manifestare contro la criminalità, si affaccia adesso lindiscrezione sul cin cin allindulto, avvenuto tra laltro in uno dei locali più gettonati e in una zona al di fuori della cerchia dei cosiddetti quartieri a rischio.
Criminali in festa a Bari: «Brindiamo al condono»
La malavita locale radunata in un pub per celebrare il provvedimento. In Puglia sono usciti 1399 detenuti
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