Guerra in Ucraina

Colpita base militare in Crimea, ma Mosca nega: giallo sull'ultimo blitz di Kiev

L'esercito ucraino ha reso noto di aver colpito un aeroporto militare russo vicino alla città di Saky, in Crimea. Mosca smentisce

Attacco ucraino contro una base militare in Crimea. Mosca: "Minaccia respinta"

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Attacco ucraino contro una base militare in Crimea. Mosca: "Minaccia respinta"

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Nelle scorse ore l’Ucraina ha fatto sapere di aver colpito un aeroporto militare russo vicino alla città di Saky, in Crimea, la penisola ucraina annessa da Mosca. Lo scorso 20 settembre, erano state registrate potenti esplosioni nella città di Inkerman, vicino al deposito petrolifero della Flotta russa del Mar Nero, dove sono immagazzinate milioni di tonnellate di carburante. In contemporanea le autorità locali avevano riferito di deflagrazioni a Sebastopoli, nella zona di Belbek, dove si trova l'aeroporto locale, mentre un grande pennacchio di fumo si è alzato da un'area vicino a Verkhnesadovoye, non distante da un'altra base militare russa. Adesso un nuovo raid ha scosso una delle aree più sensibili del conflitto.

L’attacco di Kiev

Il servizio di comunicazione dell'esercito di Kiev ha spiegato che "nella notte del 21 settembre le forze di difesa ucraine hanno lanciato un attacco combinato contro un aeroporto militare degli occupanti vicino alla città di Saky, nella Crimea temporaneamente occupata" dal 2014. Le autorità ucraine non hanno fornito dettagli su vittime o danni. In mattinata, il ministero della Difesa russo aveva dichiarato di aver distrutto 19 droni ucraini sulla Crimea e sul circostante Mar Nero, sventando un attacco.

Nello specifico, il consigliere del leader della Crimea Oleg Kryuchkov ha sostenuto su Telegram che "la contraerea ha abbattuto tutti i missili" lanciati verso la base aerea di Saky. Una fonte del servizio di sicurezza ucraino Sbu ha spiegato che nell'aeroporto c'erano almeno una dozzina di aerei da guerra e del sistema di difesa missilistica Pantsir al momento dell'attacco.

"Gli occupanti non possono sentirsi sicuri in Crimea", ha aggiunto la stessa fonte. L'aeroporto ospita anche un centro di addestramento per operatori di droni che la Russia utilizza per colpire l'Ucraina, ha detto la fonte, aggiungendo che gli attacchi hanno "inflitto gravi danni alle attrezzature degli occupanti".

Crimea nel mirino

La Crimea è insomma finita nel mirino di Kiev, che più volte ha dichiarato di voler recuperare i territori conquistati dalla Russia. L’ultimo giallo riguarda la base di Saky, colpita per gli ucraini ma non per i russi. L'esercito ucraino ha infatti affermato che le sue forze hanno colpito il sito, con una fonte dell'intelligence ucraina che ha dichiarato che l'attacco con droni e missili da crociera Neptune ha inflitto "gravi danni" alla base. Per Mosca, il raid a base di droni e missili sarebbe invece stato respinto con successo.

La Russia ha infatti reso noto di aver distrutto 19 droni ucraini intercettati, durante la notte, in Crimea e in zone limitrofe al Mar Nero. A questi si aggiungono altri tre droni abbattuti in altre regioni dell'Ucraina. "I sistemi di difesa aerea hanno distrutto 19 aerei senza pilota ucraini sopra il Mar Nero e nel territorio della Repubblica di Crimea, e uno ciascuno sopra i territori delle regioni di Kursk, Belgorod e Oryol", ha dichiarato il ministero della Difesa su Telegram.

Blitz a tappeto

Sullo sfondo di uno scenario del genere, Volodymyr Zelensky ha ricordato davanti al Consiglio di Sicurezza Onu che la formula di pace ucraina prevede l'integrità territoriale del Paese e parla quindi di "ripulire il territorio dall'occupante". "Va fatto secondo il diritto internazionale", ha spiegato Zelensky, "e quindi col completo ritiro delle truppe russe, delle formazioni militari, compresa la Flotta del Mar Nero e il ritiro tutte le forze mercenarie e paramilitari da tutto il territorio dentro i confini riconosciuti internazionalmente", quindi anche la Crimea.

Crimea, insomma, più volte colpita da blitz e raid nemici. Il portavoce dell'intelligence della Difesa ucraina, Andriy Yusov, nelle ultime ore aveva parlato di un attacco missilistico ai siti delle attrezzature russe nella Crimea.

Il traffico sul ponte di Kerch che collega la Crimea alla Russia era stato temporaneamente bloccato, mentre il governatore filorusso di Sebastopoli, Mikhail Razvozhayev, aveva riferito che era stato sventato un attacco di droni ucraini nelle vicinanze della città.

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