Cronache

Abusi sulla figlia minorenne dell'amico durante le cene fra famiglie

Secondo l'accusa l'uomo avrebbe messo le mani addosso alla ragazzina. Fondamentale la decisione della vittima di confidarsi con gli insegnanti

Abusi sulla figlia minorenne dell'amico durante le cene fra famiglie

Arriva da Viterbo la notizia dell'ennesimo caso di abuso commesso nei confronti di una minorenne. Stavolta a finire al centro di un'indagine è un amico di famiglia, che avrebbe approfittato delle cene organizzate fra i nuclei familiari per mettere le mani addosso ad una ragazzina.

I fatti, secondo quanto riferito da Tuscia Web, risalirebbero al 2018, ma solo adesso si è messa in moto la macchina giudiziaria. Era prevista per lo scorso 4 ottobre, infatti, l'udienza in tribunale, poi slittata al prossimo 15 novembre.

Gli abusi durante le cene

A denunciare quanto stava accadendo è la stessa vittima, una ragazza di 17 anni. La giovane si confidava con le amiche sulle chat, parlando di approcci da parte di un amico del padre ben poco amichevoli. Il fatto è poi venuto a galla quando la giovane ha deciso di parlare con i suoi insegnanti, che hanno riferito tutto alla dirigente scolastica. Da qui la segnalazione alla polizia e la denuncia.

Secondo la ricostruzione della ragazza, l'amico di suo padre approfittava dei momenti in cui le famiglie si riunivano per avvicinarsi a lei. All'apoca la ragazza aveva 17 anni, dunque era ancora minorenne, ma nulla lo aveva fermato. Anzi. Gli approcci si erano fatti sempre più espliciti, con baci sul collo e palpeggiamenti, anche nelle parti intime. "Non erano contatti casuali ma veri e propri palpeggiamenti", confidava la minorenne alle amiche.

Parlare con gli insegnanti è stata la svolta. La preside dell'istituto frequentato dalla giovane non ha perso tempo, rivolgendosi alla questura. Un intervento più che mai provvidenziale perché, come riporta Tuscia web, la ragazza aveva già iniziato a compiere gesti di autolesionismo, provocati anche da importanti problemi familiari.

Dopo la segnalazione alla polizia, la vittima è stata ascoltata in audizione protetta dagli inquirenti con la presenza di una psicologa specializzata. Tutto è stato filmato e registrato. La giovane, rappresentata dall'avvocato Paolo Delle Monache, si è costituita parte civile.

Il processo

Ad occuparsi del difficile caso è la procura della Repubblica di Viterbo. Accusato di violenza sessuale, l'indagato ha scelto il processo con rito ordinario. L'uomo è difeso dall'avvocata Tiziana Maracci.

Secondo il pubblico ministero Eliana Dolce non ci sarebbero scusanti per il comportamento tenuto dall'imputato, e il quadro è chiaro. Ci sono le testimonianze della ragazza, e degli insegnanti, ascoltati lo scorso 3 maggio. Nella ricostruzione dell'accusa, l'uomo avrebbe approfittato delle cene per avvicinarsi alla minorenne.

L'avrebbe baciata, toccata sopra e sotto ai vestiti, e costretta a subire molestie, malgrado la giovane avesse cercato di respingerlo.

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