"Il Vesuvio erutta Covid": bufera su Giletti

La grafica del Vesuvio che "erutta" Covid mandata in onda a Non è l'Arena continua ad alimentare le polemiche contro Massimo Giletti

"Il Vesuvio erutta Covid": bufera su Giletti

Non si è ancora arrestata l'onda lunga delle polemiche scatenate dalla grafica di Non è l'arena sul Covid realizzata per la puntata andata in onda lo scorso 29 novembre. Massimo Giletti da diverse settimane sta portando avanti un'inchiesta sulla situazione della sanità in Campania, dove il coronavirus ha acuito situazioni pre esistenti portandole all'estremo. Il conduttore si è successivamente scusato e ha spiegato quale fosse l'intento di quell'immagine così forte, ma questo non è bastato a fermare l'indignazione e la rabbia della Campania ma non solo. Sono tantissimi gli utenti che sui social, soprattutto su Twitter, continuano a criticare il conduttore per quell'immagine.

Ad alzare il polverone mediatico contro Massimo Giletti e la sua trasmissione è stata la metafora utilizzata per la grafica alle sue spalle mentre si parlava del coronavirus in Campania. La classica immagine del Golfo di Napoli, con la maestosa sagoma del Vesuvio che si erge imponente alle sue spalle, è stata modificata in modo tale da far sembrare che il vulcano stesse eruttando la molecola del Covid-19 invece che la lava. Un accostamento tra virus e materiale vulcanico che non è piaciuto al pubblico.

"L'idea di utilizzare il Vesuvio nascondeva l'intento di far capire che il virus è pericoloso come la lava e quindi chi gioca a tirare in ballo la storia del razzismo è fuori strada completamente", ha spiegato Massimo Giletti attraverso gli account social del programma. Il conduttore continua: "Purtroppo a volte anche le idee più ambiziose possono essere interpretate in modo diverso, e di questo non posso che scusarmi con chi ha voluto leggere ciò che non è". Scuse che non sono proprio scuse, che arrivano dopo l'intervento di Luigi De Magistris, ospite del programma in quella stessa puntata, che non si era accorto di quanto appariva in grafica, e di Vincenzo De Luca. "Una immagine brutta, di certo sbagliata", ha detto il sindaco di Napoli, spiegando di non aver fatto caso alla scenografia trovandosi in collegamento dal suo studio di Napoli. Di diverso avviso il governatore della Campania: "La trasmissione non è stata affatto contro Napoli. Anzi si è documentato ieri come altre volte come la cattiva gestione politica della sanità regionale stia danneggiando i cittadini napoletani e gli operatori sanitari. Il disegno è quindi sgradevole ma contestualizzandolo con il tema in trasmissione, non ha nulla a che vedere con le campagne denigratorie nei confronti della città che spesso siamo costretti a leggere, a vedere ed ascoltare".

La pensano diversamente da De Luca i tanti utenti social campani. "Lo sfondo della trasmissione di Giletti, di un Vesuvio che erutta su Napoli, si potrebbe interpretare in questo modo: da Vesuvio lavali col fuoco a Vesuvio puliscili con il coronavirus. Una trovata scenografica vergognosa", scrive un utente. "La prossima volta scriverà: 'Vesuvio lavali col fuoco del Covid', come il peggiore degli ultras", scrive un altro. Una certa Anna è ancora più pungente: "Mostrare il Vesuvio che erutta fumo e Covid significa non avere un minimo di rispetto per Napoli, la Campania e i suoi abitanti".

Sulla stessa linea un altro utente: "Giletti, che per raccontare la situazione della sanità in Campania usa la foto del Vesuvio che erutta il nuovo coronavirus, è profondamente offensivo per tutti i campani, nessuno escluso. Siamo ancora lì, nell'uso del Vesuvio per offenderci. Tutto molto triste".

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