Una serie di risposte sulla Fase due, per chiarire tutti i dubbi, dalle passeggiate alle visite ai "congiunti". O almeno a questo dovrebbero servire le Faq (domande poste più frequentemente) pubblicate sul sito del Governo. Leggendone il testo, però, emergono diversi dubbi, che rendono difficile l'interpretazione del Decreto.
Le visite ai "congiunti"
Tra le novità sugli spostamenti, c'è la possibilità di fare visita ai "congiunti", un termine che ha scatenato dubbi e polemiche. Cosa si intende per "congiunti"? Secondo quanto spiega il Governo, rientrano in questa definizione "i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)". Difficile capire cosa si intenda per "stabile legame affettivo" e soprattutto rimane complicato da dimostrare. In ogni caso, da domani, si potrà andare a trovare famigliari con un lontanissimo grado di parentela, che magari non si vedeno da tempo e con i quali non c'è quello "stabile legame affettivo", ma non si possono ancora incontrare gli amici più cari. In ogni caso, queste visite dovranno essere saltuarie e nel rispetto della distanza sociale. Tra regioni diverse, invece, sarà consentito spostarsi solo per "comprovate esigenze lavorative o assoluta urgenza o motivi di salute", oltre che per rientrare al proprio domicilio.
Il dubbio sulle passeggiate
Alla domanda sulle passeggiate, il sito del Governo risponde chiarendo che "si può uscire dal proprio domicilio solo per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessità, o per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. Pertanto, le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati". Passeggiata sì, ma solo per compiere spostamenti necessari, come andare a fare la spesa o in farmacia, o per recarsi al lavoro. In un'altra Faq, però, si legge che "a partire dal 4 maggio l’attività sportiva e motoria all’aperto sarà consentita non più solo in prossimità della propria abitazione". In ogni caso, "tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone".
Le limitazioni al bar e nei parchi
Restano chiusi i servizi di ristorazione, i bar e i pub. Ma da domani, oltre possibilità del servizio a domicilio, è previsto anche l'asporto. Sarà quindi possibile andare a bar per prendere un caffè, che però andrà bevuto solo una volta a casa. Stessa cosa vale per i ristoranti e le pizzerie, a cui sarà consentito di far entrare nel locale i clienti per ritirare cibo da asporto. In ogni caso, "il servizio di consegna a domicilio deve svolgersi nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari, sia per il confezionamento che per il trasporto, evitando che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro. Lo stesso dicasi per la vendita da asporto dei prodotti alimentari (per es. coni gelato, cappuccini e tranci di pizza, etc.)".
Da lunedì 4 maggio sarà
consentito anche l'accesso ai parchi pubblici, alle ville e ai giardini. Ma i bambini non potranno usare le aree giochi attrezzate e rimarranno ferree le regole che vietano gli assembramenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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