Cronache

"Putin ha deciso di aumentare le bollette per far cadere Draghi". Polemica su Molinari

Le affermazioni del direttore di Repubblica sul caro bollette hanno scatenato l'ironia e la rabbia di molti utenti, che lo accusano di propaganda pro Draghi

"Putin ha deciso di aumentare le bollette per far cadere Draghi". Polemica su Molinari

Ospite de L'Aria che tira, il programma di approfondimento politico di La7, il direttore de la Repubblica, Maurizio Molinari, è apparso abbastanza confuso sulle questioni energetiche, in particolar modo sui rincari che stanno mettendo in ginocchio le famiglie e le imprese nel nostro Paese. "Le bollette aumentano perché Putin ha deciso di farle aumentare per far cadere il governo Draghi. E c'è riuscito", ha dichiarato il direttore. Una frase che non è passata inosservata e che ha sollevato un polverone da parte di chi imputa le parole di Molinari alla sindrome della vedovanza che ha colpito la sinistra dopo la decisione del M5s, poi agevolata dal Pd, di mettere fine al governo di Mario Draghi.

Per quanto la guerra in Ucraina abbia inciso sui costi energetici, le parole di Molinari travisano la realtà, che non è esattamente quella descritta dal direttore di Repubblica. Lo si evince dalle tabelle ufficiali dell'indice Pun, acronimo di Prezzo unico nazionale, che indicano il prezzo al quale l'energia viene acquistata nella borsa elettrica nazionale. In parole povere, è il prezzo all'ingrosso della corrente elettrica ed è espresso in euro/megawattora (o kilowattora). Andando a scorrere le tabelle a ritroso, ci si rende conto che i prezzi sono cominciati a salire con decisione dal febbraio 2021, un anno prima rispetto allo scoppio della guerra. Ovviamente, dallo scoppio del conflitto in Ucraina c'è stata un'accelerazione importante ma, se si considera il periodo tra marzo 2021 e dicembre 2021, si è passati a un Pun monorario di 0,060 a un Pun monorario di 0,21. Oggi, il Pun monorario è 0,54, un livello record raggiunto dopo il balzo in avanti tra giugno e luglio, quando c'è stato quasi un raddoppio dopo il tentativo di calmierare i prezzi tra aprile e maggio.

Ovviamente, i commenti sull'affermazione di Molinari non si sono fatti attendere: "E così abbiamo scoperto che #Putin ha un posto d'onore al tavolo delle quotazione del #gas per il #TTF di Amsterdam. Ma bene, bene, bene... avanti così, sempre più propaganda e meno credibilità".

Sono tanti quelli che parlano di propaganda da parte di Molinari, tanti anche quelli che supeano il limite, ma di base c'è un certo supore davanti a quanto detto da Maurizio Molinari da parte di chi ha commentato le sue parole.

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