È un bottino da 50mila euro il frutto della rapina perpetrata ieri pomeriggio ai danni di una banca di Raffadali, in provincia di Agrigento. Le indagini lampo condotte dai carabinieri hanno consentito di individuare tre complici ed arrestarli nel giro di poche ore. Si tratta di U.D. di 53anni, M.M. di 26 anni e di R.S.F., di 43 anni. Quest’ultimo agrigentino, mentre i primi due sono palermitani. Erano circa le 15.30 quando è stato lanciato l’allarme alla centrale operativa dei carabinieri in cui si richiedeva di intervenire per una rapina avvenuta nella banca di via Porta Agrigento.
Immediatamente i militari si sono diretti sul posto per la ricostruzione dei fatti. Hanno raccolto la testimonianza dei dipendenti e di alcune persone che si trovavano sul posto. Dal racconto fornito dalle persone ascoltate è emerso che nel primo pomeriggio di ieri, due uomini,sono entrati nell’istituto di credito col volto parzialmente coperto e apparentemente disarmati. Fingevano in poche parole di essere dei clienti. Poi, avvicinandosi agli impiegati, li hanno minacciati per farsi consegnare tutti i soldi in contanti disponibili. Nel giro di poco tempo i due sono riusciti a racimolare e mettere dentro i loro zaini l’ingente bottino con banconote da venti e cinquanta euro. Conclusa la loro “missione” si sono dati alla fuga.
Ad attendere i malviventi lungo la strada, più in avanti rispetto al luogo della rapina, vi era una macchina con al volante il terzo complice. Mentre i rapinatori imboccavano la strada della fuga, i carabinieri erano in banca non solo per raccogliere le informazioni necessarie ma anche per contare le somme di denaro rubate. Un lavoro che ha richiesto diverso tempo, svolto assieme ai bancari della filiale. I militari hanno anche analizzato le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza. In questo modo è stato ricostruito l’identikit dei malviventi. È stato anche possibile individuare il tipo di vettura usata dai complici per allontanarsi dal luogo del reato.
Sulla base del piano antirapina messo in atto dal comando provinciale di Agrigento, sono stati attivati i posti di blocco nelle arterie che collegano Raffadali alle città limitrofe. Sono state setacciate sia le strade statali che le provinciali e perquisite tutte le macchine dello stesso tipo di quella usata dai rapinatori. Erano le 17.30 quando i carabinieri hanno intravisto una macchina sospetta parcheggiata in una piazzola del distributore di carburante di un piccolo paese vicino. A bordo vi erano i tre.
I rapinatori sono stati circondati dai carabinieri ed intimati a scendere dal veicolo. Così è stato. I tre sono stati ammanettati e condotti in caserma per le formalità di rito e subito dopo tratti in arresto.
Si trovano adesso nel carcere di Agrigento in attesa dell’udienza di convalida. Nel portabagagli della macchina sono stati rinvenuti gli zaini con la stessa somma sottratta prima alle casse della banca. Il denaro è stato restituito all’istituto di credito.
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