Cronache

Uccisa in casa sua dal ladro: l'orrore sul corpo della 90enne

A confessare il delitto, dopo un lungo interrogatorio con gli inquirenti, un 29enne con precedenti per reati contro il patrimonio

Foto di repertorio
Foto di repertorio

È stato individuato e sottoposto a fermo il responsabile dell'uccisione di una 90enne a San Marco la Catola (Foggia): per lui l'accusa di omicidio preterintenzionale, rapina aggravata e spaccio di sostanze stupefacenti.

Felice Cassano, 29 anni ed una serie di precedenti alle spalle per reati contro il patrimonio, è quindi l'autore dell'efferato delitto compiuto lo scorso sabato ai danni di Filomena D'Antino all'interno della sua abitazione nel centro storico del paese. A fare l'atroce scoperta intorno a mezzogiorno era stato il figlio della donna, che aveva trovato la casa completamente a soqquadro, come in un tentativo di furto: il corpo senza vita della madre, in posizione supina, era stato rinvenuto in una pozza di sangue.

Le indagini

Dopo l'allarme dell'uomo sono immediatamente scattate le indagini, dirette dal sostituto procuratore della Repubblica di Foggia Roberto Galli e svolte dai carabinieri della Compagnia di Lucera e dai colleghi della Stazione di Celenza Valfortore. Visto il grande disordine, con cassetti rovistati e gettati per terra, armadi svuotati e con le ante ancora aperte, documenti, fogli ed oggetti vari sparpagliati per tutti i piani dell'abitazione, gli inquirenti hanno pensato fin da subito ad un furto compiuto ai danni dell'anziana proprietaria di casa.

Per fortuna il malvivente non era stato particolarmente attento a non lasciare tracce, cosa che ha consentito agli uomini delle forze dell'ordine di raccogliere delle prove risultate poi determinanti per risalire al responsabile. Oltre alle impronte digitali, rilevate in ogni piano dell'abitazione della 90enne, è risultata fondamentale l'individuazione di un'orma lasciata dalla suola di una scarpa da tennis su un cuscino, la stessa trovata anche in altre zone della casa.

La perquisizione

Con gli elementi raccolti sulla scena del crimine, grazie alla conoscenza delle dinamiche del territorio ed alla collaborazione della comunità di San Marco la Catola, gli inquirenti sono riusciti a risalire ai nomi di alcuni sospetti. Durante la perquisizione nella casa di Felice Cassano sono state rinvenute le scarpe da tennis cercate dagli investigatori, identificate grazie alla compatibilità del battistrada con le impronte lasciate sul luogo del delitto. Sequestrati anche una maglia e dei pantaloni arrotolati in lavatrice, pronti per essere lavati, e delle piccole quantità di stupefacente. Tutto il materiale, comprese le impronte digitali del sospettato, è stato inviato ai laboratori della scientifica per essere analizzato.

La confessione

Dopo un lungo interrogatorio, tuttavia, il giovane avrebbe confessato l'omicidio. Stando ad alcune indiscrezioni, riportate da "La Gazzetta del Mezzogiorno", tutto sarebbe nato da un diverbio tra Cassano e l'anziana donna. Il ragazzo chiedeva alla vittima il giusto pagamento per la consegna di legna, per cui la stessa avrebbe invece offerto poche decine di euro. Durante il diverbio, il responsabile avrebbe strattonato e fatto cadere la 90enne, che sarebbe morta accidentalmente dopo aver sbattuto la testa a terra. Dopo ciò si sarebbe occupato di rovistare in casa dell'anziana alla ricerca di denaro: coi 200 euro trovati, secondo gli inquirenti, Cassano avrebbe poi acquistato la droga rinvenuta in casa dai carabinieri.

"Felice Cassano ha risposto a tutte le domande dei magistrati. Ora attendiamo gli esiti delle indagini che chiariranno l'intera vicenda", ha dichiarato l'avvocato difensore Enzo Iannantuono.

Il 29enne si trova ora nel carcere di Bari in attesa della convalida del fermo e dell'esito degli accertamenti tecnici di natura biologica e dell'autopsia, in programma per oggi.

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