"258 Minutes" è un progetto fotografico diventato un libro, che ricorda e reinterpreta gli attentati al Bataclan e in altre zone di Parigi avvenuti il 13 novembre 2015. Il volume, edito da Crowdbooks, porta la firma di un bravo fotogiornalista italiano, Angelo Ferrillo, che è stato nella capitale francese esattamente un anno dopo quegli eventi tragici, per restituirci un viaggio meditato fatto di vicinanza emotiva a quei fatti, ma connotato da una distanza spazio-temporale che trasforma la documentazione in un racconto concettuale.
Il titolo del libro porta con sé un doppio significato estremamente simbolico: come spiega lo stesso Ferrillo, “258 Minutes non sono altro che i minuti trascorsi dalla prima esplosione avvenuta allo Stade de France di Parigi la notte del 13 novembre del 2015 alle ore 21:20, fino alla liberazione degli ultimi ostaggi del Bataclan, in cui l’orologio segnava le ore 00:58” , e costituiscono al contempo il lasso temporale in cui il 13 novembre 2016, a un anno esatto dagli avvenimenti e al culmine del viaggio di studio e preparazione, il fotografo realizza gli scatti, che compongono la sua narrazione fotografica.
La potenza della sua narrazione viene dal fatto che ci venga imposto il ragionamento e il ricordo di quei momenti attraverso l’inquadratura di atmosfere notturne, a volte asettiche altre volte frenetiche, con un distacco circostanziato dalla distanza temporale e affidandosi a immagini che, come l'asfalto, assorbono e attutiscono ogni cronaca. A testimoniare gli eventi sono, nel libro, alcuni segni: lo scandire delle ore sulle pagine nere e una raccolta dei tweet concitati di quella tremenda notte.
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