da Roma
Come iscriversi allUniversità riducendo al minimo il rischio di buttare anni (e soldi) preziosi? In Italia soltanto 4 diplomati su 10 scelgono luniversità dove la percentuale degli abbandoni resta altissima. Quasi la metà degli immatricolati si perde lungo il percorso: 47 su 100 non ce la fanno. La percentuale dei fuori corso è quasi del 70 per cento. Un altro aspetto problematico messo in luce dallo stesso ministro dellUniversità, Mariastella Gelmini, è leccessivo numero di sedi (più di 200) e soprattutto di corsi di laurea: 5200 allultimo conteggio.
Come districarsi nella giungla dei corsi? LAssociazione italiana per la Ricerca (Air) con sede a Bologna ha messo a punto una sorta di prontuario a disposizione di tutti i ragazzi appena diplomati e in procinto di iscriversi allAteneo prescelto. Ovviamente dal punto di vista dei ricercatori. Si tratta di 7 semplici test ai quali sottoporre lUniversità o il Dipartimento sul quale si vuole puntare. Da sottolineare anche laspetto della trasparenza: se le informazioni sullUniversità saranno difficili da reperire e comunque confuse o poco chiare questo rappresenterà il primo punto a sfavore dellUniversità.
Soddisfazione studenti. Verificare il tasso di gradimento di coloro che sono già iscritti a un corso di studi. Si iscriverebbero di nuovo in quel corso o in quelluniversità?
Classifiche. In quale posizione delle graduatorie nazionali e internazionali è posizionato lAteneo? È salito negli ultimi anni ? E soprattutto è presente?
Accoglienza. Come si mangia alla mensa? Quanti posti letto e residenze per i fuori sede? E poi: ci sono borse di studio e premi per chi è in corso e raggiunge i massimi risultati?
Docenti. Che tipo di reputazione hanno i professori? Hanno ottenuto riconoscimenti allestero? Le loro pubblicazioni sono rintracciabili facilmente sui motori di ricerca dedicati come ad esempio http://scholar.google.com?
Precarietà. Il corpo docente è composto prevalentemente da personale strutturato (ovvero professori e ricercatori a tempo determinato) o fa ricorso in modo eccessivo a docenti a contratto ed assistenti?
Internazionalizzazione. Quanti scambi con lestero annualmente opera lAteneo? Ha borse di studio finanziate dalla Ue? Professori stranieri in visita?
Lavoro. Con la laurea si deve trovare lavoro più facilmente. Ma non sempre accade. È bene dunque verificare se lAteneo in questione ha rapporti con le aziende italiane e straniere, se è in grado di svolgere una azione di placement per i suoi laureati. E poi verificare il tasso di occupazione dei laureati in quellateneo.
Basta digitare university ranking in un qualsiasi motore di ricerca per trovare le classifiche delle università mondiali ed europee stilate da istituzioni diverse sulla base di parametri che vanno dalle dimensioni dellateneo alla produttività della ricerca. Nessun ateneo italiano ad esempio è presente tra i primi cento nella classifica del 2008 stilata dalla Shanghai Jiao Tong University. Bisogna scendere sotto le prime 130 per trovare la statale di Milano, quella di Pisa e la Sapienza di Roma. Tra le prime cento europee le italiane si classificano dopo il 35° posto dove troviamo di nuovo Milano, Pisa e Roma.
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