Alitalia, nel sindacato tutti contro tuttiGros Pietro (Intesa): «Per il debito ciascuno faccia la sua parte»

Si spaccano i sindacati di Alitalia. I confederali rifiutano di proseguire la trattativa con l'azienda a fianco delle sigle professionali. Ieri tutti erano stati convocati per proseguire l'analisi dei 2.251 tagli. Prima dell'incontro, Cgil, Cisl e Ugl hanno fatto sapere di non volersi sedere al tavolo con Anpac (piloti) Anpav (assistenti di volo) e Avia (personale di terra), sigle professionali affiliate alla Uil. Quest'ultima non ha raccolto l'invito dei confederali. Uil e i professionali detengono la rappresentanza più numerosa. Ora la parola è al governo.
Sull'altra questione aperta, la ristrutturazione del debito, il presidente del cds di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros Pietro, ha detto: «Ethiad ha chiesto un alleggerimento del debito che è ragionevole e questo richiede da parte dei creditori un ragionamento su come ripartire i sacrifici. Io sono convinto che ciascuno debba fare la propria parte, naturalmente tenendo conto dei profili di rischio».


L'osservazione sembra riferita al ruolo dei soci di Alitalia; ogni sconto sul debito andrebbe direttamente a loro favore, quando, invece, i «profili di rischio» - capitale e credito – prevedono, stando alle regole, che prima di non pagare il debito si azzeri il capitale.

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