Crisi edilizia, stop alle vessazioni dello Stato

Caschetti gialli davanti al Palazzo della Borsa a Milano per la "Giornata della collera". Dal 2008 persi 450.000 posti di lavoro

Crisi edilizia, stop alle vessazioni dello Stato

Si erano già visti i caschetti gialli in Piazza Affari. Oggi si rivedono in occasione della seconda "Giornata della Collera": imprese e addetti del settore costruzioni hanno manifestato contro le "vessazioni amministrative e burocratiche che impediscono la ripresa" (leggi l'elenco completo delle vessazioni). I caschetti sono stati disposti in cerchio sulla piazza, a simulare un vortice che "trascina a fondo" l'intero settore. Al contempo nella vecchia sede della Borsa i rappresentanti delle oltre 30 associazioni presenti si alternavano sul palco per denunciare lo stato di crisi, che ha comportato dal 2008 la perdita di 450.000 posti di lavoro. "Vogliamo essere liberati dalle vessazioni che ogni giorno subiamo e che sono una zavorra insostenibile per ripartire - ha detto Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil Ance - ne abbiamo individuate 100, da cancellare con un colpo di spugna a costo zero per l’erario".

"Le imprese continuano a fallire - spiega De Albertis - gli studi professionali a chiudere, i lavoratori a essere lasciati a casa. I nuovi dati, rispetto a quelli denunciati nella Giornata della Collera di febbraio, dicono che i posti di lavoro persi nelle costruzioni dall’inizio della crisi a oggi sono arrivati a 446mila e, se si considerano anche i settori collegati, arrivano a quota 690mila. Non sono solo gli operai a restare a casa, ma tutte le figure professionali legate ai cantieri - prosegue De Albertis - in un anno i liberi professionisti, dagli architetti agli ingegneri, sono diminuiti del 23%".

"Operare nel settore delle costruzioni vuol dire operare in un complesso intreccio di norme, procedure e adempimenti che non ha paragone con nessun altro settore"
, denuncia De Albertis. Molte delle vessazioni denunciate sono riconducibili proprio alla eccessiva e contrastante attività legislativa, alla stratificazione nel tempo delle procedure determinate dai singoli enti, alla proliferazione di soggetti che partecipano alle procedure edilizie e urbanistiche.

Abolire 100 vessazioni senza costi per lo Stato

"Mi sento uno di voi come imprenditore e come cittadino", ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, portando la solidarietà "di tutto il sistema produttivo" ai costruttori. "Trovo giusta questa giornata, le vessazioni ci impediscono di ripartire a livello economico", dice Squinzi, sottolineando che "abbiamo bisogno di semplificazione". Per questo "ci stiamo battendo.

Questo governo per lo meno sta dando qualche segnale di attenzione ma il cammino è ancora molto lungo". Le associazioni della filiera delle costruzioni chiedono interventi urgenti e mirati per il settore oltre a chiedere siano abolite subito 100 vessazioni senza costi per l’erario.

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