Intel e Ibm, la crisi pesa sui conti trimestrali

La crisi colpisce i colossi tecnologici Ibm e Intel che hanno riportato un calo dei ricavi nel terzo trimestre dell'anno. Ieri a Wall Street i due titoli hanno ceduto, rispettivamente, il 2,5 e il 4,3 per cento.
Quanto ai risultati, Ibm ha messo a segno 3,8 miliardi di dollari di utili netti, leggermente oltre le stime, su un fatturato di 24,75 miliardi di dollari, in calo del 5,4%, che ha invece deluso gli analisti.
L'azienda ha registrato un utile per azione, escludendo spese straordinarie, di 3,62 dollari, e ha ribadito che prevede almeno 15,1 dollari per azione di utili nell'intero 2012. Il margine lordo è aumentato, inoltre, dal 46,5 al 47,4%. «Il futuro ci riserva buone opportunità grazie al lancio di nuovi prodotti nel quarto trimestre», ha spiegato l'amministratore delegato Ginni Rometty. Il gigante dei microprocessori Intel ha invece riportato un fatturato nei tre mesi pari a 13,5 miliardi di dollari, in calo del 5% dall'anno scorso, ma leggermente sopra le stime. L'utile netto è invece sceso del 14% a 3 miliardi di dollari. L'azienda, leader nella produzione di processori, ha detto di aver risentito di un calo dell'acquisto di computer, soprattutto dalle aziende, e di una riduzione della gamma di Pc offerti dai produttori.
«I risultati del terzo trimestre riflettono un contesto economico difficile- ha spiegato l'amministratore delegato Paul Otellini -il mondo della tecnologia è nel bel mezzo di un periodo di cambiamento». Di mezzo ci sono anche le elezioni statunitensi che hanno rallentato gli investimenti. «Il quadro generale è complesso perché, a una crisi generalizzata del mercato consumer in Europa e negli Usa, si è aggiunto anche un rallentamento della Cina - ha osservato il responsabile del mercato italiano di Intel Italia, Dario Bucci - e le prospettive per il quarto trimestre non sono migliori ,anzi, cominciano a sentirsi i costi della sottoutilizzazione delle fabbriche che va a incidere sulla marginalità». La grande speranza di Intel, per il prossimo trimestre, è l'arrivo di Windows 8, il nuovo sistema operativo di Microsoft pensato per gli schermi touch la cui imminente uscita ha già fatto lievitare il portafoglio ordini nelle ultime settimane.


In forte calo a New York anche Bank of America che ha visto i profitti scendere del 95%, nel terzo trimestre, a 340 milioni di dollari, a causa di un accordo con un gruppo di investitori per 2,4 miliardi di dollari, affinché ritirasse la querela nei confronti della società. I ricavi sono però rimasti stabili a 22,5 miliardi di dollari e, comunque, oltre le attese degli analisti che prevedevano 21,9 miliardi.

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