Rischio spread per gli assicurati

Rischio spread per gli assicurati

Gli investimenti degli assicuratori italiani hanno raggiunto 850 miliardi, pari al 50% del pil ma oltre 300 miliardi sono investiti in titoli di Stato italiano.

Un dato che fa aumentare il rischio-spread che in caso di sensibile e duraturo allargamento drenerebbe i rendimenti di 20 milioni di italiani che affidano alle compagnie assicurative i propri risparmi. L'allarme ha tenuto banco ieri all'assemblea dell'Ania, l'associazione di categoria: davanti ai due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, seduti in platea, la presidente Maria Bianca Farina, ha parlato di «attesa fiduciosa di interventi importanti» da parte del nuovo esecutivo, ma ha anche ricordato che «larga parte del risparmio assicurativo ha sostenuto il debito pubblico, finanziando investimenti in titoli sovrani italiani anche, e soprattutto, negli anni più difficili».

Di questo va tenuto conto anche in sede normativa, intervenedo sulle regole che costringono le imprese a recepire le perdite quando i titoli non sono effettivamente negoziati.

Intanto il 2017 è stato un altro anno di prezzi in calo per l'Rc Auto (-27% in 5 anni), ma la tendenza non proseguirà, visto che per il 2018 la stima è di una sostanziale stabilità dei prezzi. Tra i dati positivi, comunque, spiccano il recupero nel confronto con la media europea, che in cinque anni si è ridotta da 213 a 78 euro, e il calo del 40% del divario territoriale dei prezzi.

Non solo. In futuro il guidatore diligente spenderà meno di Rc Auto rispetto all'automobilista indisciplinato. L'assicurazione non sarà più solo legata al veicolo ma anche sul guidatore e sul quale l'Ania sta per iniziare una sperimentazione. La sperimentazione coinvolgerà un gruppo di assicurazioni del ramo danni e le società di car sharing.

Dall'associazione è già partita una formale richiesta di autorizzazione all'Ivass, l'autorità di vigilanza delle assicurazioni presieduta da Salvatore Rossi, per la nuova formula delle polizze Rc Auto. E tra gli addetti ai lavori c'è la sensazione che l'iter autorizzativo non sarà lunghissimo.

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