Firenze, Renzi deve inseguire. Galli può segnare il gol

Il giovane candidato del Pd che nelle primarie ha sbaragliato tutti ora deve fronteggiare dei sondaggi poco rassicuranti

Ci mancava solo Silvio Berlusconi, a far tremare la roccaforte di Firenze. Al premier che, due giorni fa, si è assunto l’impegno di «promuovere quanto prima una legge speciale per Firenze città d’arte» ha risposto acido Matteo Renzi il candidato del Pd a Palazzo Vecchio, ma non ha potuto dire altro che: «Meglio tardi che mai, è uno dei cento punti che abbiamo presentato e che intendiamo realizzare nei primi cento giorni di mandato». Costretto all’inseguimento, insomma, e chi se lo aspettava. Lui, il giovane che ha sbaragliato prima di tutto l’opposizione interna alla sua candidatura presentandosi alle primarie contro tutti e vincendole alla faccia del partito, da mesi combatte con sondaggi che si ostinano a non dare segnali rassicuranti. Potenza delle liti interne al Pd, una delle più feroci è andata in scena via blog fra il deputato Lapo Pistelli e l’aspirante eurodeputato Leonardo Domenici, sindaco uscente.

E delle strategie sbagliate, con Renzi a cercare i voti centristi alleandosi però con la Sinistra. Così, adesso c’è un rilassato Giovanni Galli, l’ex portiere candidato del Pdl, che spera di segnare il gol del ballottaggio.

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